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Walther Jervolino (Bondeno, 1º marzo 1944 – San Mauro Torinese, 12 luglio 2012) è stato un pittore e incisore italiano.

Walther Jervolino e The Babel tower, New York, 1986
Walther Jervolino e "The Babel tower", New York, 1986

Biografia



Le origini


Walther Jervolino nasce a Bondeno, in provincia di Ferrara, durante la fine della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia si trasferisce dopo pochi anni a Torino, nel quartiere popolare di Borgo Vittoria.

Dopo aver frequentato l'Accademia delle Belle Arti sotto la guida di Mario Calandri e Giacomo Soffiantino, si trasferisce nel 1968 in Inghilterra, prima a Londra e successivamente a Derby, dove affina le sue abilità pittoriche, fortemente in contrasto con le avanguardie artistiche[1] post-moderne.


Le prime opere


Rielaborando le tecniche pittoriche rinascimentali e fiamminghe, torna in Italia nel 1970 e affronta i temi dell'anarchia e del disagio sociale e politico degli anni di Piombo con dipinti che risentono di una forte impronta surrealista[2]. Comincia ad esporre in numerose gallerie negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Francia[3], collaborando esternamente con la corrente pittorica legata alla rivista "Surfanta".


Lo stile pittorico


Considerato da alcuni importanti critici "esoterico[4]", o artista le cui opere ci fanno avere "la sensazione di essere ai limiti del tempo in una dimensione tutta spirituale[5]", Jervolino riesce a sintetizzare la raffinatezza dei chiaroscuri caravaggeschi a tematiche tipicamente novecentesche, quali la perdita di valore dell'io e il sogno come unica dimensione in cui ritrovare i propri frammenti di sé.


La morte di Pinocchio


Una probabile morte di Pinocchio, Walther Jervolino, olio su tela, 1986
"Una probabile morte di Pinocchio", Walther Jervolino, olio su tela, 1986

All'interno delle sue opere, rimane celebre "La morte di Pinocchio" del 1986. Rielaborata successivamente in diversi altri dipinti, Jervolino esamina la figura di Pinocchio, famoso burattino creato da Collodi, immaginando un differente scenario per il finale: Pinocchio è barbaramente trucidato perché colpevole di numerosi crimini.

Questo finale, tra l'altro, è in origine nelle intenzioni dello stesso Carlo Collodi, che aveva immaginato l'impiccagione finale di Pinocchio[6].


Note


  1. Zuliani Stefania, Figure dell'arte 1950-2000, ISBN 978-88-7419-015-7
  2. La Stampa, 02/05/2003
  3. Walther Jervolino Biography
  4. cfr. Vittorio Sgarbi, Catalogo Mostra "Preghiere d'artista", 2013.
  5. cfr. Concetta Leto, op. cit.
  6. Emma Nasti, "Pinocchio", libro per adulti, Firenze: Quaderni della Fondazione Nazionale Carlo Collodi n. 3, 1969.

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[en] Walther Jervolino

Walther Jervolino (born Valter Iervolino; 1 March 1944 – 12 July 2012) was an Italian painter and artist,[1] mainly known for his Surrealist works.

[es] Walther Jervolino

Walther Jervolino (Bondeno, Italia; 1 de marzo de 1944–San Mauro Torinese; 12 de julio de 2012) fue un pintor italiano nacido en 1944, conocido principalmente por su obra surrealista.[1]

[fr] Walther Jervolino

Walther Jervolino, né à Bondeno (Italie) le 1er mars 1944 et mort le 12 juillet 2012 (à 68 ans), est un peintre italien du XXe siècle.
- [it] Walther Jervolino



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