art.wikisort.org - MuseoIl Museo di Roma fa parte del sistema Musei in Comune ed è sito a piazza di S. Pantaleo 10 nel Palazzo Braschi, palazzo del rione Parione a Roma tra Corso Vittorio Emanuele II (altezza Museo Barracco) e piazza Navona. Si articola su 15 sale al secondo piano e altre 5 al terzo piano dell'edificio; altre sale ospitano una biblioteca, una mostra di carrozze d'epoca e sale per gli uffici del museo.
Storia
Il Museo, nella sede dell'ex Pastificio Pantanella in piazza della Bocca della Verità, fu inaugurato il 21 aprile 1930, Natale di Roma, dal direttore delle Antichità e Belle Arti del Governatorato Antonio Muñoz che ne fu anche il primo direttore. Il Museo venne poi trasferito nel 1952 nella sede attuale di Palazzo Braschi.
Percorso museale
Il museo espone quadri, sculture (perlopiù raffiguranti papi, un po' meno busti di nobili), tavoli realizzati con legni pregiati e pietre preziose, medaglieri ed altri cassettieri, un arazzo con raffigurate le api-stemma dei Barberini, 2 specchi artistici, 2 basamenti artistici per busti di statue, ceramiche e medaglie che spaziano in un periodo che spazia tra il XVIII ed il XIX secolo.
Le opere sono catalogate nel seguente criterio:
- 1º piano:
- Sale 1 e 2 - Le storie - Papa Pio VI: La città dell'antico e le grandi opere.
- Sale 3, 4 e 5 - Le storie - La corte pontificia.
- Sala 6 - Le storie - Il senato romano.
- La sala ha il soffitto a volta con affresco a trompe-l'œil rappresentante un drappeggio.
- Sala 7 - I luoghi - La città del "Grand Tour".
- Sala 8 - I luoghi - Scenografie urbane.
- Sala 9 - I luoghi - La veduta.
- Sala 10 - I luoghi - Artisti nella capitale.
- Sala 11 - La cultura - Il microcosmo del bello.
- Sala 12 - La cultura - Il codice della moda.
- 2º piano:
- Sale 1, 2 e 3 - Le grandi famiglie - I Barberini.
- Sale 4, 5 e 7 - Le grandi famiglie - I Rospigliosi.
- Sala 6 - Esotismo ed arti decorative - La chinoiserie o sala cinese.
- Viene realizzata forse nell'800.
- La volta tondeggiante è adornata con motivi arabesscanti ed uccelli esotici.
- Su alcune pareti vi sono affrescate scritte cinesi e figure cinesi che danno il nome alla sala.
- Sale 8, 9 e 10 - Le grandi famiglie - I Torlonia.
- La sala 10 viene chiamata anche l'"Alcova" ed è una ricostruzione fedele (o "quasi") dell'omonima pre-sala da letto dell'ex-Palazzo Torlonia di piazza Venezia.
- Nelle pareti vi sono degli affreschi raffiguranti 12 statue [verosimilmente le muse da come si può dedurre da una che tiene una risma di fogli di carta (la musa della poesia) in mano ed un'altra che tiene una cetra o lira in mano (la musa della musica)].
- Sotto ogni musa vi sono 2 cerchi con all'interno raffiguranti i principali pennuti conosciuti all'epoca (pavoni, uccelli lira, fagiani, ecc.)
- Per ogni angolo in alto vi è una lunetta con dipinti i 4 elementi della cosmogonia medievale:
- Nettuno per l'acqua;
- Vulcano per il fuoco;
- Giunone per l'aria;
- Cerere per la terra.
- In altre lunette in alto sono raffigurate "Le storie di Psiche".
- Altre decorazioni completano i dipinti sulle pareti.
- Sul soffitto il "Giudizio di Paride" in spicchi di legno a formare un esadecagono dipinto nel 1837 da Filippo Bigioli.
- Sala 11 - Le grandi famiglie - I Giustiniani Bandini e i Brancaccio.
- Sala 12 - Messa a fuoco di una società - I ritratti fotografici.
La rampa monumentale che porta ai 2 piani è in stile barocco ornata con statue neoclassiche e stucchi e fregi barocchi.
Sopra la rampa vi è una cupola barocca.
Nell'androne che collega l'ingresso da via di S. Pantaleo con il cortile è esposta la Gala Sedan, una delle due carrozze commissionate da Sigismondo Chigi per il suo secondo matrimonio con Giovanna Medici D'Ottajano, celebrato a Napoli il 10 novembre 1776, di proprietà del Museo di Roma dal 1950[1]. In precedenza l'androne esponeva 4 statue di Francesco Mochi, raffiguranti il Battesimo di Cristo (Gesù e San Giovanni Battista, originariamente destinate al coro della Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini) e di San Pietro e San Paolo (destinate alla Basilica di San Paolo fuori le mura), traslate a febbraio 2016 nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini[2].
Dalle finestre del lato nord si può mirare un maestoso panorama su piazza Navona.
Note
Bibliografia
Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia sul Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Portale Musei | Portale Roma |
На других языках
[en] Museo di Roma
The Museo di Roma is a museum in Rome, Italy, part of the network of Roman civic museums. The museum was founded in the Fascist era with the aim of documenting the local history and traditions of the "old Rome" that was rapidly disappearing, but following many donations and acquisitions of works of art is now principally an art museum. The collections initially included 120 water-colours by the nineteenth-century painter Ettore Roesler Franz of Roma sparita, "vanished Rome",[1] later moved to the Museo di Roma in Trastevere.[2]
[fr] Musée de Rome
Le musée de Rome (en italien : Museo di Roma) est un musée situé dans le Palazzo Braschi, à Rome, en Italie. Il fait partie des musées civiques romains et est inauguré le 21 avril 1930[1], durant la période fasciste italienne afin de relater l'histoire locale et les traditions de la vieille Rome, qui disparaissait rapidement. Après de nombreux dons et acquisitions d'œuvres d'art, le musée est, de nos jours, un musée d'art. Les collections comprennent 120 aquarelles du peintre du XIXe siècle, Ettore Roesler Franz composant la sparita Roma (en français : Rome disparue)[1] hébergée dorénavant au musée de Rome du Trastevere[2].
- [it] Museo di Roma a palazzo Braschi
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