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Palazzo Schifanoia è sede museale in via Scandiana 23, a Ferrara. Il palazzo è stato costruito nel 1385 come Delizia estense e il nome che venne scelto (che allude allo schifare la noia[1]) intendeva sottolineare la sua funzione presso la corte degli Este di edificio destinato al riposo e allo svago.

Museo Schifanoia
Facciata del palazzo in via Scandiana
Ubicazione
Stato Italia
LocalitàFerrara
IndirizzoVia Scandiana 23
Coordinate44°49′49.39″N 11°37′45.28″E
Caratteristiche
TipoArte
Apertura1898
Visitatori17 080 (2020)
Sito web

Storia


Palazzo Schifanoia (1838)
Palazzo Schifanoia (1838)

Il palazzo venne eretto per Alberto V d'Este nel 1385. Borso d'Este lo trasformò e lo fece ampliare. L'occasione per commissionare il ciclo di affreschi nel palazzo si ebbe quando, nel 1452, Borso ricevette il titolo di duca per i feudi imperiali di Modena e Reggio Emilia dall'imperatore Federico III e nel 1471, papa Paolo II lo nominò primo duca di Ferrara. Le opere pittoriche commissionate avevano lo scopo di celebrare il buon governo e la grandezza del duca. In seguito, a Biagio Rossetti, Ercole I d'Este commissionò un ulteriore ampliamento del palazzo.


Descrizione


Costruito su base quadrangolare, senza le ali laterali, fu pensato come un piccolo luogo in cui ristorarsi ed oziare. Presenta una facciata principale ed una seconda nel giardino, ad imitazione della villa suburbana nell'antica Roma. Fu preso a modello per il Belvedere rinascimentale costruito da Papa Niccolò V a Roma.

L'architetto Pietro Benvenuto degli Ordini venne incaricato di costruire un appartamento ducale al primo piano del palazzo con un salone per ricevere ambasciatori e delegazioni. Nel 1468 venne completata la sopraelevazione, mentre nel 1493 il palazzo venne coronato da una cornice di terracotta.

Unicorno sul portale di palazzo Schifanoia
Unicorno sul portale di palazzo Schifanoia

La facciata è caratterizzata da un grande portale marmoreo scolpito, risalente al 1470 e recentemente attribuito ad Ambrogio di Giacomo da Milano e Antonio di Gregorio su disegno di Pietro di Benvenuto degli Ordini.[2]. Sopra la porta ad arco, in marmo bianco, si trova un grande stemma estense e l'Unicorno una delle imprese araldiche utilizzate da Borso.

Nel palazzo si possono ammirare gli affreschi del Salone dei Mesi, tra i cicli pittorici più importanti del Quattrocento italiano. Il progetto dell'opera fu affidato all'astrologo e bibliotecario di corte Pellegrino Prisciani, e ad eseguirlo furono chiamati i pittori della scuola ferrarese, tra i quali Baldassarre d'Este, Ercole de' Roberti e Francesco del Cossa[3].

Resta dubbia la partecipazione alla realizzazione degli affreschi del pittore Cosmè Tura. Il nome della sala deriva dalle personificazioni dei mesi dell'anno. Ad ogni mese corrisponde un segno zodiacale e varie allegorie con le attività lavorative correlate. La fascia inferiore è decorata inoltre da Episodi della vita di Borso d'Este e quella superiore dai Trionfi degli dei. Solo i mesi da marzo a settembre, leggibili in senso antiorario, sono integri.

Francesco del Cossa, Marzo, segno dell'Ariete
Francesco del Cossa, Marzo, segno dell'Ariete
Domenico di Paris, Temperanza, sala degli Stucchi o delle Virtù
Domenico di Paris, Temperanza, sala degli Stucchi o delle Virtù

La successiva sala degli Stucchi o delle Virtù mostra un pregevole soffitto a cassettoni e un fregio in legno e stucco realizzato dallo scultore Domenico di Paris e dipinto da Buongiovanni da Geminiano attorno al 1467. Nel fregio sono rappresentate le virtù cardinali, esclusa la Giustizia, e le teologali. Nella decorazione sono riprodotti oltre all'aquila estense gli emblemi e le imprese utilizzati da Borso poiché la sala fu destinata alle udienze e doveva celebrare la grandezza ducale.


Percorso museale


Il percorso museale parte dall'ala più antica, trecentesca, che conserva varie collezioni con pitture, bronzetti, avori, tarsie lignee, ceramiche graffite e medaglie. In particolare una sala è dedicata alla collezione di ceramiche raccolte da Giovanni Pasetti e acquisita nel 1935 dal museo. Le sale del quattordicesimo e del quindicesimo secolo contengono collezioni di monete antiche e medaglie coniate da Pisanello e da altri artisti del Quattrocento per commemorare singoli componenti della famiglia d'Este. [4]


Descrizione


Palazzo Schifanoia appartiene al patrimonio artistico di Ferrara ed è parte dei Musei Civici d'Arte Antica di Ferrara.

A seguito del terremoto dell'Emilia del 2012 il palazzo ha subito danni e fino alla fine del 2017 sono rimaste visitabili solo il Salone dei Mesi e la Sala degli Stucchi. A inizio 2018 è iniziato un lungo lavoro di restauro che ha fatto chiudere l'intero palazzo per alcuni anni.[5] A partire dal 2 giugno 2020 sono stati riaperti il Salone dei Mesi e la Sala degli Stucchi[6]. I lavori di restauro del palazzo e un nuovo allestimento delle collezioni museali sono stati conclusi nell'ottobre del 2021[7].


Galleria d'immagini



Note


  1. Palazzo Schifanoia, partiti i lavori per ricostruire il giardino con ispirazione rinascimentale, su comune.fe.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
    «luogo incantevole dove "schifare la noia",»
  2. In passato il disegno del portale fu attribuito a Francesco del Cossa.
  3. "(...) Et ricordare suplicando a quella che io sonto francescho del cossa il quale a sollo fatto quili tri canpi verso l'anticamara". cfr. Adolfo Venturi, L'arte a Ferrara nel periodo di Borso d'Este, «Rivista Storica Italiana», II, 1885, pp. 689-749. Attraverso i riferimenti contenuti nella supplica indirizzata il 25 marzo 1470 a Borso da Francesco del Cossa è stato possibile attribuire a questo pittore i Mesi di Marzo, Aprile e Maggio. L'importante documento fu scoperto nel 1885 da Adolfo Venturi nell'Archivio di Stato di Modena e nello stesso anno pubblicato in contributi dello studioso apparsi su riviste tedesche e italiane.
  4. Raccolte, su artecultura.fe.it. URL consultato il 19 luglio 2022.
  5. Arrivederci Palazzo Schifanoia, solo nelle feste 6mila visitatori - estense.com, su estense.com.
  6. Palazzo Schifanoia Ferrara, riapertura il 2 giugno, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 20 ottobre 2020.
  7. Dopo il sisma riapre integralmente Palazzo Schifanoia, su comune.fe.it. URL consultato il 28 ottobre 2021.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 123179649 · ULAN (EN) 500304773 · GND (DE) 4292026-7 · BNF (FR) cb12651863v (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-173786358
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[de] Palazzo Schifanoia

Palazzo Schifanoia ist ein Renaissance-Palast in Ferrara in der Emilia-Romagna, Italien, der für die Familie Este errichtet wurde. Der Name Schifanoia ist abgeleitet von schivar la noia, was buchstäblich bedeutet die Langeweile verabscheuen, oder besser vor der Langeweile fliehen, was genauer den Sinn dieses Palastes, eines frühen Sanssouci, trifft.

[en] Palazzo Schifanoia

Palazzo Schifanoia is a Renaissance palace in Ferrara, Emilia-Romagna (Italy) built for the Este family. The name "Schifanoia" is thought to originate from "schivar la noia" meaning literally to "escape from boredom" which describes accurately the original intention of the palazzo and the other villas in close proximity where the Este court relaxed. The highlights of its decorations are the allegorical frescoes with details in tempera by or after Francesco del Cossa and Cosmè Tura, executed ca 1469–70, a unique survival of their time.

[es] Palazzo Schifanoia

El palazzo Schifanoia (que en italiano significa literalmente «che schiva la noia», que evita el aburrimiento) es un edificio de Ferrara, construido en 1385, hoy sede de un museo.[1]
- [it] Palazzo Schifanoia

[ru] Палаццо Скифанойя

Палаццо Скифано́йя (итал. Palazzo Schifanoia) — художественный музей в Ферраре, в здании бывшего дворца семьи д’Эсте. Известен фресками зодиакального цикла, выполненными феррарскими мастерами XV века.



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