art.wikisort.org - Pittura

Search / Calendar

Allegoria dei cinque sensi è un dipinto del pittore settecentesco Sebastiano Ceccarini.

Allegoria dei cinque sensi
AutoreSebastiano Ceccarini
Data1748
Tecnicaolio su tela
Dimensioni174×123 cm
UbicazioneCollezione privata, Pesaro[1]

Storia e descrizione


Questo ritratto collettivo di cinque bambini, appartenenti ad una nobile famiglia di area romana, fu reso noto al pubblico degli esperti nel 1964 da Andrea Busiri Vici, in uno studio sul pittore marchigiano Sebastiano Ceccarini.[2] Busiri Vici fu colpito dal significato allegorico del dipinto, che rappresenta i cinque sensi: il ragazzino che annusa il garofano è l'olfatto, la fanciulla che mangia il biscotto è il gusto, l'altra bambina che si guarda allo specchio è la vista, la bimba che si aggiusta l'orecchino è il tatto e il bambino che suona la spinetta rappresenta l'udito.

Sebastiano Ceccarini Autoritratto, (Ajaccio)
Sebastiano Ceccarini Autoritratto, (Ajaccio)

Se l'attribuzione all'autore è certa (sono presenti la firma e la data), se suggestiva è l'interpretazione allegoria, è invece complessa l'individuazione dei bambini del ritratto, perché non si conosce la provenienza originaria della tela che è priva di identificazioni araldiche.

La storica dell'arte Fiorella Pansecchi, in uno studio del 1984 sul pittore marchigiano, avanzò l'ipotesi che il dipinto fosse proprio il quadro rappresentante ritratti della famiglia Marescotti, di Sebastiano Ceccarini, che era stato presentato nel 1750 ad una mostra dei Virtuosi al Pantheon.[3]

Il principe Alessandro Ruspoli (1708-1779) ebbe da Prudenza Marescotti Capizucchi sei figli: Marianna c. 1749, Maria Isabella 1750?, Francesco 1752, Giacinta 1753, Bartolomeo 1754 e Lorenzo 1755. Nati fra il 1749 e il 1755, non possono essere quindi i fanciulli ritratti nel 1748. Le loro date di nascita sono anche incompatibili con quella dell'esposizione del dipinto. I cinque bambini potrebbero invece essere i rampolli della famiglia Muti Bussi. Don Giulio Bussi sposò Cecilia Muti, ultima esponente della nobile famiglia, assumendo per la propria discendenza il doppio cognome Muti Bussi. La famiglia fu accolta nella nobiltà romana nel 1746. Il dipinto potrebbe quindi contenere una allegoria del cognome Muti, poiché l'udito, identificato attraverso la musica, è al centro della scena, verso cui convergono tutti i bambini.

Fu successivamente ipotizzato che i bambini appartenessero alla famiglia Ruspoli Marescotti, nelle persone dei figli di Orazio Marescotti, I principe di Parrano.[4]

I cinque fratellini, in elegante ma naturale posa di tre quarti, hanno sguardo attento e sicuro. Indossano abiti fastosi di broccato, o di velluto di seta, a tinte delicate o a fiori. Il pittore ha dato particolare risalto alla morbidezza dei gesti, alle acconciature, all'armonia delle proporzioni. La rotondità e la dolcezza del visetto della bambina che porta alle labbra un biscotto, il gusto della sua veste, i garofani rossi nel vaso hanno suggerito un confronto fra il dipinto Allegoria dei cinque sensi e l'Autoritratto di Sebastiano Ceccarini.


Esposizioni



Note


  1. Firmato e datato sopra la spinetta: "Sebastianus Ceccarini pinxit Anno 1748".
  2. Andrea Busiri Vici.
  3. Fiorella Pansecchi,  pp. 61-67.
  4. Giardini.
  5. I sensi e le virtù,  copertina e pp. 89-90, sch. 48, fig. 48.
  6. Il Settecento a Roma,  p. 204, sch. 88, fig. 88.
  7. Ritratto Barocco,  copertina e pp. 90-92.
  8. I tesori nascosti.

Bibliografia


Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pittura



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии