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Il Cane interrato nella rena (Perro enterrado en arena) è un dipinto a olio su muro trasportato su tela (134x80 cm) del pittore spagnolo Francisco Goya, realizzato nel 1820-1821 e conservato al museo del Prado di Madrid.

Cane interrato nella rena
AutoreFrancisco Goya
Data1820-1821
Tecnicaolio su muro trasportato su tela
Dimensioni134×80 cm
UbicazioneMuseo del Prado, Madrid

Descrizione


L'opera è caratterizzata da una composizione estremamente semplice, dove Goya - con grande audacia - sceglie di eliminare il superfluo e di avventurarsi verso l'astrazione pura: il Cane interrato nella sabbia, infatti, presenta un'estrema sobrietà nella selezione degli elementi pittorici e del colore, con la tavolozza arpeggiata sulle sfumature del giallo e dell'ocra. L'immagine non fa che rappresentare una porzione esigua del visibile, e ci è impossibile riconoscere se questo mare di giallo intende rappresentare una duna desertica e sabbiosa, la corrente fangosa di un fiume o di un terreno sprofondato in una voragine, o forse devastato da una frana. Questo dibattito è stato alimentato da Charles Yriarte, critico d'arte che per primo si occupò del dipinto ma che lo menzionò nel 1867 come «un cane che nuota contro corrente», ipotesi che potrebbe far pensare che il cane stia in realtà annegando tra i flutti melmosi di un fiume, malgrado la compattezza della superficie gialla ricorda piuttosto una voragine sabbiosa.[1]

Ciò, tuttavia, è certamente poco significativo ai fini del senso lirico del dipinto. Un particolare, infatti, colpisce l'osservatore: si tratta di un piccolo cane che sta lentamente naufragando in questo mare di giallo. L'animale ha il naso umido e nerissimo, le orecchie pelose (rese con alcuni tocchi di biacca), le pupille terrorizzate e uno sguardo sgomento e dolcissimo. Egli, infatti, non vuole morire, e pertanto volge la testa verso l'alto, conducendo una lotta cieca ed affannosa per non rimanere intrappolato nella morsa della sabbia (o dell'acqua fangosa). Egli, tuttavia, è terribilmente solo: nessuno verrà a prestargli soccorso.[1]

In quest'opera la visione goyesca sulla perfidia della Natura raggiunge il massimo furore espressivo. È opinione di Goya, infatti, che la Natura è totalmente insensibile al destino delle creature da lei create; essa, inoltre, non è guidata da un disegno benevolo volto a rendere felici i singoli esseri viventi, bensì intende solo perpetuarne l'esistenza in un processo meccanicistico di creazione e distruzione. Le angosce del cane prossimo a morire, per usare le parole di Silvia Borghesi, sono «solo un breve respiro nella morsa del meccanismo ineluttabile del Cosmo»: ciò fa una profonda impressione sull'osservatore del dipinto siccome, com'è noto, il cane è esente da colpe. È proprio questo il messaggio che Goya intende veicolare allo spettatore: la sofferenza è insita nell'uomo non per particolari colpe o eccezionalità, bensì perché semplicemente - così come il cane - soggiace a un'ineluttabile legge naturale, e a un «perpetuo circuito di produzione e distruzione» (Giacomo Leopardi).[1]


Note


  1. Silvia Borghesi, Giovanna Rocchi, Goya, in I Classici dell'Arte, vol. 5, Rizzoli, 2003, p. 164.

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 293755261 · GND (DE) 1048249328 · BNF (FR) cb125359269 (data)
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[de] Hund (Goya)

Hund (spanisch: El perro oder Perro semihundido) ist der Titel eines Gemäldes von Francisco de Goya, entstanden zwischen 1820 und 1823. Es gehört zum Ensemble der sogenannten Pinturas negras und befindet sich im Museo del Prado in Madrid.

[en] The Dog (Goya)

The Dog (Spanish: El Perro) is the name usually given to a painting by Spanish artist Francisco Goya, now in the Museo del Prado, Madrid. It shows the head of a dog gazing upwards. The dog itself is almost lost in the vastness of the rest of the image, which is empty except for a dark sloping area near the bottom of the picture: an unidentifiable mass which conceals the animal's body. The placard for The Dog painting in The Prado indicates the dog is in distress, quite literally, drowning.

[es] Perro semihundido

Perro semihundido, o El perro, es una de las Pinturas negras que formaron parte de la decoración de los muros de la casa —llamada la Quinta del Sordo— que Francisco de Goya adquirió en 1819. La obra ocupaba un lugar a la izquierda de la puerta de la planta alta de la casa.[1]

[fr] Le Chien (Goya)

Le Chien (de l'espagnol : Perro hundido et également connue comme Tête de chien) est le nom généralement donné à une peinture de l'artiste espagnol Francisco de Goya. Cette œuvre issue des « peintures noires » a été réalisée entre 1819 et 1823 directement sur les murs de la maison de l'artiste et est maintenant conservée au musée du Prado de Madrid.
- [it] Cane interrato nella rena

[ru] Собака (картина Гойи)

«Собака» (исп. El perro) — одна из «Мрачных картин» Франсиско Гойи, написанная в 1819—1823 гг. Авторское название картины неизвестно. Это произведение также известно под названиями «Тонущая собака» (исп. Perro semihundido) и «Голова собаки».



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