La Crocifissione o Cristo Crocifisso è un dipinto del pittore veneto Tiziano Vecellio realizzato approssimativamente nel 1555 e conservato nel Monastero dell'Escorial a San Lorenzo de El Escorial in Spagna.
Crocifissione | |
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Autore | Tiziano Vecellio |
Data | 1555 circa[1]. |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 214×109 cm |
Ubicazione | Monastero dell'Escorial, San Lorenzo de El Escorial. |
Il dipinto fu realizzato da Tiziano su commissione di Filippo II di Spagna per il Monastero dell'Escorial. È una delle opere principali della fase finale del pittore.[2]
Il dipinto è la raffigurazione della crocifissione di Gesù Cristo. Nella parte inferiore della croce sono rappresentati: un cranio in riferimento al Golgota ("luogo del cranio"), dei soldati e due figure che si stanno allontanando, sullo sfondo un panorama collinare con delle rovine,[3] che ricorda quelli del Veronese. L'opera è realizzata con pennellate rapide per enfatizzare il momento drammatico, più che la resa dei particolari. Il cielo cupo è illuminato dalla luna crescente e da bagliori di fulmini nella parte superiore, mentre all'orizzonte appare luminoso. Gesù è raffigurato nell’attimo che precede la morte, solo e con il volto nell'ombra. La vastità del paesaggio enfatizza la figura del Crocifisso in primo piano e la sua solitudine, in netta distinzione con la Crocifissione di Ancona.
La mattina del 3 ottobre 2018 il dipinto è caduto dalla sua collocazione all'altezza di 5 metri da terra, probabilmente a causa del deterioramento della parete a cui era affisso. L'incidente ha provocato, sulla zona inferiore della tela, uno strappo orizzontale[1][4] di 97 centimetri. Il Patrimonio Nacional ha provveduto alle operazioni di restauro, che sono durate otto mesi.[5] Nei laboratori del Patrimonio Nacional del Palazzo Reale di Madrid la tela è stata stabilizzata e reintegrata, lo strato pittorico sui bordi dello strappo consolidato, le piccole mancanze reintegrate con stucco e pigmenti e il 4 giugno 2019 il dipinto è stato reso nuovamente visibile nella Sagrestia della Basilica del Monastero Reale di San Lorenzo de El Escorial, appeso alla parete con nuovi sistemi di fissaggio.[2]
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