Da Monleale è un dipinto a olio su cartone di Giuseppe Pellizza da Volpedo realizzato negli anni 1890-1891. Le sue dimensioni sono 14,3×24,3 cm.
Da Monleale | |
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Autore | Giuseppe Pellizza da Volpedo |
Data | 1890-1891 |
Tecnica | olio su cartone |
Dimensioni | 14,3×24,3 cm |
Ubicazione | Studio-Museo di Pellizza da Volpedo, Volpedo |
L'opera presenta sul retro, al centro, un'iscrizione autografa della figlia dell'artista Nerina Pellizza con la scritta ’Dichiaro questo bozzetto essere opera di mio padre il pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo. In fede Nerina Pellizza Volpedo 20-9-938-XVI”
Inoltre è presente il numero 72 tracciato con un pastello colorato azzurro. Questa numerazione fa riferimento all’inventario delle opere di Pellizza da Volpedo ritrovate nel suo Studio alla sua morte e redatto dal Notaio Palmana.
Sebbene sia un dipinto minore di Pellizza da Volpedo, l’opera è stata oggetto di un’accurata analisi scientifica per studiare i materiali utilizzati dal Maestro per la sua realizzazione. Autore di questa analisi è stato il prof. Maurizio Aceto del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, sotto la supervisione della prof.ssa Aurora Scotti Tosini, autrice del Catalogo Generale di Pellizza da Volpedo.
Tale analisi, i cui risultati sono pubblicati in dettaglio nel volume della serie I Quaderni di Gabbantichità Il San Luigino Ritrovato (2019), ha riguardato non solo il dipinto Da Monleale, ma anche il dipinto San Luigino e il bozzetto Preghiera, per avere una visione più completa dei materiali utilizzati dal Maestro.
In una prima fase l’analisi ha avuto una parte non-invasiva per mezzo di spettrofotometria UV visibile in riflettano diffusa con fibre ottiche (FORS). In base ai risultati di questa prima parte, si è proceduto ad analisi micro-invasive con spettroscopia Raman. Questa metodologia ha permesso di valutare la morfologia e la granulometria dei pigmenti usati dal Maestro, che sono risultati principalmente sintetici alla luce del grande impulso che stavano avendo a cavallo del XIX e XX secolo per l’enorme sviluppo in quel periodo dell’industria chimica.[rilevanza enciclopedica dell'analisi?]
Il dipinto, in ottime condizioni, è esposto nello Studio-Museo di Pellizza da Volpedo, proprio ove è stato creato, nella cittadina di Volpedo stessa.
Lo Studio-Museo corrisponde allo Studio, adiacente alla sua abitazione, dove ha operato il pittore.
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