Giovanna d'Arco all'incoronazione del re Carlo VII nella cattedrale di Reims, o più brevemente Giovanna d'Arco all'incoronazione di Carlo VII (Jeanne d’Arc au sacre du roi Charles VII), è un dipinto di Jean-Auguste-Dominique Ingres realizzato nel 1854 ed oggi conservato nel museo del Louvre.[1]
Quest’opera unisce lo stile neoclassico del maestro di Ingres, Jacques-Louis David, e lo stile troubadour.
Storia
Un disegno di Ingres raffigurante Giovanna d'Arco, risalente al 1844 circa.Vari quadri di Ingres (incluso quello raffigurante Giovanna d'Arco) esposti in una galleria durante l'esposizione universale di Parigi del 1855.
Nel 1851, il direttore dell'Accademia di Belle arti di Orléans, monsieur de Guisard, commissionò ad Ingres un dipinto a tema libero per 20.000 franchi ed Ingres colse l'occasione per finire due dipinti ai quali stava già lavorando: La Vergine dell'Ostia e Giovanna d'Arco all'incoronazione di Carlo VII.[2][3]
Ingres in precedenza aveva già raffigurato Giovanna d'Arco in un disegno che servì da modello per un'illustrazione ad acquerello[4] di Victor Pollet, pubblicata in La Plutarque français, Vies des hommes et femmes illustres de la France di E. Mannechet.[3] La posa del personaggio è molto simile a quella nel dipinto del 1854, ma non sono presenti altri personaggi all'infuori di Giovanna.
Ingres realizzò dei nuovi disegni preparatori partendo da una modella nuda:[5] in seguito, in altri disegni aggiunse i vestiti e l'armatura.[3]
Il dipinto, che venne esposto all'esposizione universale di Parigi del 1855, venne esposto prima nelle gallerie della reggia di Versailles, poi nel Musée du Luxembourg ed infine venne trasferito nel museo del Louvre, dove si trova tuttora.
Descrizione
Un particolare del dipinto che mostra la firma dell'artista e la citazione di Deschamps.
Il dipinto raffigura la santa francese Giovanna d'Arco (un personaggio molto raffigurato nell'iconografia storica e religiosa della Francia del XIX secolo)[6] all'incoronazione di Carlo VII di Francia nella cattedrale di Reims. La donna guerriera alza lo sguardo verso il cielo, come se stesse vedendo il paradiso, perché la santa riteneva che le vittorie ottenute dall'esercito francese fossero dovute a Dio. Giovanna d'Arco inoltre ha l'aureola. Dietro di lei sono presenti cinque persone, ovvero tre paggi, il monaco Jean Pasquerel (che sfoglia un libro), e un armigero, il quale altri non è che un autoritratto dell'artista.[2] L'opera è caratterizzata da una luce che illumina la scena, da vari oggetti sontuosi e da un uso dei colori accesi.[2] L'elmo di Giovanna si trova per terra ed accanto a questo è presente una frase del poeta romantico francese Émile Deschamps:[7]
(FR)
«... et son bûcher se change en trône dans les cieux.»
(IT)
«... e la sua pira diventa un trono nei cieli.»
Tale frase si riferisce alla morte di Giovanna d'Arco, che venne arsa viva su una pira.
Bárbara Eschenburg, Ingeborg Güssow, "El Romanticismo y el Realismo" in Los maestros de la pintura occidental, Taschen, 2005, p. 428
Condon, Patricia; Cohn, Marjorie B.; Mongan, Agnes, In Pursuit of Perfection: The Art of J.-A.-D. Ingres, Louisville, The J. B. Speed Art Museum, 1983, p. 104
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