Mademoiselle Caroline Rivière è un dipinto ad olio su tela del pittore francese neoclassico Jean-Auguste-Dominique Ingres, realizzato nel 1806 ed esposto al Museo del Louvre a Parigi. È l'unico dipinto di Ingres raffigurante una persona adolescente.[1]
Mademoiselle Caroline Rivière | |
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Autore | Jean-Auguste-Dominique Ingres |
Data | 1806 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 100×70 cm |
Ubicazione | Museo del Louvre, Parigi |
Questo dipinto raffigura la quindicenne Caroline Rivière e forma una sorta di ideale trittico con i rispettivi ritratti dei suoi genitori, il Consigliere di Stato Philibert Rivière e la sua consorte, anch'essi conservati nel Museo del Louvre. Le tre opere furono realizzate da Ingres a Parigi tra il 1805 ed il 1806, alla vigilia della sua partenza per Roma. Ingres mirava a diventare un pittore di storia, ma a lungo dovette guadagnarsi da vivere dipingendo ritratti, specialmente nel primo periodo. I dipinti furono esposti al Salon del 1806 assieme a quello di Napoleone in trono,[2] ma il ritratto di Caroline Rivière ricevette critiche sia per il suo stile, interpretato come un ritorno all'arte gotica, che per le distorsioni anatomiche.
Pochi mesi dopo aver posato per Ingres, Caroline morì.
La giovinetta è ritratta in un abito bianco di mussola stile impero, impreziosito da accessori che evocano la voluttà femminile, come il boa in pelliccia di ermellino ed i lunghi guanti. Sullo sfondo vi è un paesaggio dell'Ile-de-France. Il chiarore diffuso nel dipinto è evidenziato dai capelli neri ebano e dai guanti color giallo senape. La posa della ragazza evoca la bellezza dei ritratti del Rinascimento ed in particolare quelli di Raffaello.
La bellezza del dipinto risiede nella sua quiete sublimata. La delicata Mademoiselle Rivière fa pensare ai dipinti di Ingres sui miti greci, accomunati dalla forza vivida che trapela dall’interno della sua visione del soggetto raffigurato. [3]
Ingres interpreta l'innocenza del soggetto ma allo stesso tempo ne raffigura la sensualità.
La figura di Caroline Riviére occupa il primo piano della tela, mentre nello sfondo è visibile il paesaggio, che occupa uno spazio limitato. La figura è ben delineata, tanto che la sensazione di "piattezza" portò alcuni critici a etichettare il suo lavoro come "gotico". Il bianco dell'abito spicca sul fondo scuro, mentre la pelle di porcellana della ragazza è esaltata da capelli ed occhi scuri, che contrastano con il chiarore del cielo. Ingres inserì nel suo dipinto alcune inesattezze anatomiche, sottolineate dal modello dell'abito in stile impero.
La fanciulla indossa un abito bianco, colore della purezza e dell'innocenza, ma la sua espressione ed altri particolari sono vòlti ad evidenziarne anche la sensualità.[4]
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