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La Madonna col Bambino e i santi Andrea e Pietro è un dipinto a olio su tela realizzato da Giovan Battista Moroni per la chiesa di Sant'Andrea di Fino del Monte. Il dipinto è tra quelli considerati migliori raffiguranti d'arte sacra del Moroni.

Madonna col Bambino e santi Andrea a Pietro
AutoreGiovan Battista Moroni
Data1577
Tecnicaolio su tela
Dimensioni260×160 cm
UbicazioneChiesa dei Sant'Andrea (Fino del Monte), Fino del Monte

Storia


Il dipinto del Moroni fu commissionato dalla confraternita del Santissimo Sacramento che gestiva l'altare maggiore realizzato per essere posto come pala dell'altare stesso della chiesa dedicata a sant'Andrea apostolo. L'opera fece probabilmente seguito alle indicazioni fatte da san Carlo Borromeo arcivescovo di Milano, nella sua visita pastorale dell'autunno del 1575.[1] La datazione, così come quello ospitato nella basilica di Sant'Alessandro voleva probabilmente indicare la tempestiva ubbidienza alle indicazioni del Borromeo.[2]

Il dipinto fu oggetto d'interesse anche dal Museo di Londra che conosceva bene l'artista avendo ospite nelle sua pinacoteca alcune sue opere, quando nel 1862 il parroco e i fabbricieri della chiesa pensarono di venderlo forse per le difficoltà economiche in cui si trovava la parrocchia, al prezzo di L. 170. Anche il critico Charles Eastleke visitò la chiesa per giudicare l'opera, ma il suo non fu un giudizio favorevole dichiarandola non “inelegibile”.[3] Giudizio non condiviso dai critici d'arte.


Descrizione


Il dipinto riporta sul gradino posto centrale alla tela, la scritta «IO. BAP. MORONUS. P. M.D.L.XXII» a conferma della realizzazione dell'albinese Giovan Battista Moroni nel 1577.

Il dipinto presenta assonanze con opere del Moretto maestro dell'artista, anche se il Moroni è riuscito a portare su tela i personaggi del suo quotidiano, ponendo ai santi le vesti molto semplici che era d'uso sul suo territorio, in particolare la raffigurazione degli abiti privi di colletto tipici dell'abbigliamento umile degli abitanti la val Seriana, ma anche nella forza che esprimono. I due santi sono infatti raffigurati anziani d'età ma in ottime condizioni fisiche, Sant'Andrea, titolare della chiesa, regge la croce simbolo del suo martirio e malgrado presenti assonanze con il medesimo soggetto della pala conservata nella chiesa di Sant'Andrea di Bergamo, il Moroni lo raffigura giovanile e temprato nell'atteggiamento.[3] Sul lato destro l'immagine di san Pietro avvolto in una importante veste dorata legata in vita con un nastro sempre oro. Il suo sguardo è rivolto alla Vergine che a lui è posta su di un altare ligneo. La Vergine tiene il Bambino sul grembo e indossa l'abito rosso raffigurante il dolore, e il mantello azzurro per indicare la sua regalità. Lo sguardo della donna è però lontano dai due apostoli, quasi ad anticipare la sua vita. Il Bambino tiene nelle mani una rosa a indicare la significare perfezione celeste ma anche la passione.

La tela presenta accordi cromatici originali, unici dell'artista a indicare la sua raggiunta libertà d'espressione. Anche la scioltezza nella pennellata indica la sua capacità espressiva non solo nei ritratti di cui l'artista è ritenuto il miglior realizzatore del Cinquecento, ma anche nelle raffigurazioni d'arte sacra.[4]


Note


  1. Moroni in Valseriana, su valseriana.eu, Valseriana e Valcamonica. URL consultato il 19 novembre 2021.
  2. Mina Gregori, Giovanni Battista Moroni, I pittori Bergamaschi del XIII al XIX secolo, Il cinquecento, Bergamo, 1979.
  3. Facchinetti.
  4. Gregori.

Bibliografia


Portale Arte
Portale Bergamo



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