Mezzogiorno italiano (in russo: Итальянский полдень?, traslitterato: Ital'janskij polden') è un dipinto del pittore russo Karl Pavlovič Brjullov, realizzato nel 1827 e oggi conservato nel museo russo di San Pietroburgo.[1]
Mezzogiorno italiano | |
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Autore | Karl Pavlovič Brjullov |
Data | 1827 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 64×55 cm |
Ubicazione | Museo russo, San Pietroburgo |
Una versione ridotta venne realizzata da Karl Brjullov nel 1831 ed oggi si trova alla galleria Tret'jakov di Mosca.[2]
Al suo arrivo in Italia nel 1821, Brjullov si interessò alla pittura di genere e ai soggetti storici e religiosi, ispirandosi alla realtà che lo circondava. La prima opera riuscita di questo genere era la sua tela Mattino italiano, realizzata nel 1823. A San Pietroburgo, i suoi contemporanei rimasero impressionati dall'interpretazione originale dell'intrigo e la freschezza della composizione. Il Mattino italiano venne offerto dalla società imperiale di incoraggiamento alle belle arti ad Alessandra Fëdorovna, la consorte di Nicola I.[3]
L'imperatore voleva avere una variante del Mattino italiano e chiese a Brjullov di realizzarla. Fu così che nel 1827 nacque il Mezzogiorno italiano.[4] Durante la mostra nella quale la presentò al pubblico pietroburghese, il pittore ricevette numerose critiche poco lusinghiere. Questa critica considerava che la modella non corrispondesse all'ideale classico della bellezza a causa delle sue proporzioni. Brjullov provò a difendersi, ma due anni dopo lasciò la società imperiale di incoraggiamento alle belle arti per i suoi ideali che erano cambiati.[3]
Il quadro presenta una giovane dai capelli neri che raccoglie l'uva da una vite. La modella era un'italiana dall'aspetto semplice che qui è illuminata da un raggio di sole del Mezzogiorno d'Italia. Louis Réau riteneva che i ritratti intimi, realizzati da Brjullov talvolta sotto l'influenza di Ingres, avessero delle qualità di freschezza e sincerità seducenti.[5] In questo quadro il pittore russo cercava la bellezza in una scena semplice e quotidiana.[6]
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