I Ritratti dei duchi di Milano con i figli sono una serie di dipinti a olio e tempera su intonaco (90 cm di base ciascuno) di Leonardo da Vinci, databili al 1497 e conservati ai lati della Crocifissione di Donato Montorfano nell'ex-refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. Le opere, confermate dalle fonti antiche, sono oggi scarsamente leggibili.
Ritratti dei duchi di Milano con i figli | |
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Autore | Leonardo da Vinci |
Data | 1497 |
Tecnica | tempera e olio su intonaco |
Dimensioni | ?×90 (ciascuno) cm |
Ubicazione | Refettorio dell'ex-convento di Santa Maria delle Grazie, Milano |
Vasari ricordò la pittura a secco del duca di Milano e dei suoi familiari da parte di Leonardo, sulla parete della Crocifissione:
«Nel medesimo refettorio, mentre che lavorava il Cenacolo, nella testa dove è una Passione di maniera vecchia, ritrasse il detto Lodovico, con Massimiliano suo primogenito, e dall’altra parte la duchessa Beatrice, con Francesco altro suo figliuolo, che poi furono amendue duchi di Milano, che sono ritratti divinamente.» |
(Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1568), Vita di Lionado da Vinci, pittore e scultore fiorentino.) |
Anche il Lomazzo, padre Gattico e una lettera di Ludovico il Moro a Marchesino Stanga citano l'opera. La lettera in particolare, datata 29 giugno 1497, invita a sollecitare Leonardo che finisca il Cenacolo "per attendere poi ad altra fazada d'esso refitorio".
Dell'intervento originario restano oggi pochi frammenti, anche a causa del bombardamento dell'agosto 1943, in cui la volta crollò lasciando esposti gli affreschi alle intemperie (solo sul Cenacolo erano stati posti sacchi di sabbia a protezione). In ogni caso la tecnica a secco aveva già notevolmente compromesso l'opera. Gian Giacomo Gattico scrisse a proposito: «Queste [figure] sono infarcite per essere dipinte a olio, ed egli [Leonardo] contro il suo volere lo fece perché così onninamente volse il duca Ludovico».
La critica, a causa dell'esiguità dei frammenti, ha spesso sottovalutato lo studio della loro autenticità, ma studi recenti, basati su esami scientifici, ribadiscono la piena autografia leonardesca confermando le fonti.
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