La Salita al Calvario è un dipinto a olio su tavola (150x94 cm) di Hieronymus Bosch, databile al 1498 circa e conservato nel Palacio Real di Madrid.
Salita al Calvario | |
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Autore | Hieronymus Bosch |
Data | 1498 circa |
Tecnica | Olio su tavola |
Dimensioni | 150×94 cm |
Ubicazione | Palacio Real, Madrid |
L'opera è citata tra i dipinti che Filippo II di Spagna, grande collezionista di opere di Bosch, inviò all'Escorial nel 1574. Larsen ipotizzò che fosse un'opera giovanile (1475-1480), Cinotti matura (1505-1507) e l'analisi dendrocronologica l'ha infine collegata a dopo il 1498, con possibili interventi di bottega.
Nonostante l'alta qualità dell'opera la critica vi si è soffermata relativamente poco, per la mancanza di quel repertorio di mostri, storpi e figure grottesche che tanto hanno appassionato l'esegesi sull'artista.
Vicino al primo piano, Cristo sta trasportando la croce, piegato in due dal peso ma con uno sguardo di paziente sopportazione, rivolto allo spettatore che è così invitato a immedesimarsi nella sua sofferenza, secondo le pratiche della devotio moderna di cui Bosch era al corrente.
Attorno a lui si trova una moltitudine di personaggi dalle vesti sgargianti, impegnati ora ad aiutarlo, reggendo la croce, ora a punirlo con frustate, come l'uomo vestito di rosso al centro, il cui gesto in corso è evidenziato dal volo del vaporoso panneggio. Il soldato davanti a Cristo, dall'espressione dura ed enigmatica, pure si rivolge allo spettatore e mostra sulla spalla una mezzaluna, che evoca il nemico musulmano. Dietro, nel corteo, si trova rappresentata un'interessante varietà di fisionomie grottesche.
Lontani, nel paesaggio terso, animato da strabilianti costruzioni, Maria e Giovanni sfogano il loro dolore in disparte.
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