Il Trionfo dell'eloquenza è un affresco di Giambattista Tiepolo, databile al 1724-1725 e ubicato a Palazzo Sandi a Venezia. Il palazzo è attualmente sede dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE).
Trionfo dell'eloquenza | |
---|---|
Autore | Giambattista Tiepolo |
Data | 1724-1725 |
Tecnica | affresco |
Ubicazione | Palazzo Sandi, Venezia |
Si tratta del primo affresco su soffitto eseguito da Tiepolo. Gli venne commissionato dalla famiglia Sandi, avvocati innalzati alla nobiltà.
La tematica del dipinto è mitologica. Gli episodi rappresentati sono "Anfione costruisce le mura di Tebe con la forza della musica", "Bellerofonte e la Chimera", "Ercole Gallico", "Orfeo ed Euridice".
Il fregio monocromo che circonda il dipinto rappresenta invece l'"Umanità primitiva", cioè gli uomini in lotta fra loro nello "stato di natura". Per uscire da tale stato è necessaria appunto la forza dell'eloquenza e del diritto (ricordiamo che i committenti erano avvocati), secondo una filosofia portata avanti, tra gli altri, da Thomas Hobbes.
Secondo Denis Ton [1] tra le fonti dei soggetti, che difficilmente si possono collegare al tema dell'eloquenza e del diritto, c'è la Scienza Nuova di Giambattista Vico, la cui filosofia è per certi versi accostabile a quella di Hobbes.
La Scienza Nuova è piena di rimandi alla mitologia. Fa notare Ton[2] che all'interno di questa prospettiva evoluzionistica, Orfeo e Anfione vengono più volte chiamati in causa quali "poeti teologi", cioè i primi che, nell'età eroica, imposero agli uomini le leggi civili. Dietro l'ammaestramento delle fiere dell 'uno e la costruzione delle mura di Tebe da parte dell'altro Vico vede infatti il passaggio "dall 'esser ferino" all'umanità vera e propria: fu dei poeti la prima scienza legislatrice del mondo.
Il committente dell'affresco, Vettore Sandi, aveva peraltro diffuso con alcuni suoi scritti la filosofia di Vico a Venezia.
Le figure sono scorciate dal basso contro il cielo in pose teatrali, secondo il tipico stile di Tiepolo (si vedano ad esempio gli affreschi di villa Baglioni a Massanzago).