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Carlo Tito Dalbono (Napoli, 2 gennaio 1817Napoli, 2 novembre 1880) è stato uno storico, romanziere e critico d'arte italiano.


Biografia


Suo padre, Paolo, che discendeva da una famiglia agiata, originaria di Bologna, col tempo decaduta, lavorò prima come fabbro, per poi iniziare dal basso una carriera nelle Poste del Regno di Napoli. La madre, Adelaide Lucangeli, era un'arcade, il fratello maggiore, Cesare, un valente letterato.

Carlo Tito fu affascinato precocemente dagli aspetti mitici e leggendari delle tradizioni popolari, tanto da trasfonderli in racconti giovanili, che, come nel caso della sua prima opera, La vergine del castello (1832), ristampata sei volte, ottennero un discreto successo editoriale.

Trasferitosi nel 1834 a Roma, frequentò la facoltà di giurisprudenza, si dedicò alla pittura e collaborò, sia come giornalista, sia come critico d'arte, a numerose riviste. A questo periodo risale il primo dei tre volumi della raccolta di novelle Narratore italiano, tradotta in più lingue. Nel 1837, prima di ritornare a Napoli, dove sarebbe stato nominato ispettore della navigazione, sposò la poetessa Virginia Garelli, da cui ebbe cinque figli. Di questi, tuttavia, raggiunse la maggior età soltanto Eduardo, che conobbe una certa fama come pittore.

Tra il 1841 e il 1843 pubblicò, in tre volumi, Le tradizioni popolari spiegate con la storia e gli edifici del tempo, in cui le storie e leggende popolari del napoletano rappresentano il mezzo per dar spunto a rievocazioni in cui il tono romanzesco-fantasioso prevaleva sulla fondatezza storica delle vicende.

Liberale, seppur moderato, una volta perso il lavoro in seguito ai moti del 1848, Carlo Tito si dedicò principalmente alla letteratura, compiendo una serie di viaggi, anche all'estero, che si sarebbero rivelati gravidi di esperienze e ispiratori di amicizie di un certo interesse. In Inghilterra, ad esempio, conobbe Walter Scott, al quale avrebbe poi fatto da guida a Napoli, allorché lo scrittore anglosassone vi si recò per le ricerche su Masaniello.

In particolare, dall'inizio degli anni sessanta si occupò di guide e scritti a carattere storico-artistico, fra i quali Roma antica e moderna (1864), la Nuova Guida di Napoli (1876) e Ritorni sull'arte antica napoletana (1878). Ma va anche ricordato che nel 1864 pubblicò, per primo, gli atti del processo contro Beatrice Cenci.


Opere



Drammi



Guide e scritti d'arte



Racconti, romanzi e novelle



Varie



Bibliografia



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 32374580 · ISNI (EN) 0000 0001 1556 5707 · SBN SBLV043303 · BAV 495/11117 · LCCN (EN) no97051260 · BNF (FR) cb10496955x (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no97051260
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