Enrico Calandra (Caltanissetta, 10 luglio 1877 – Roma, 5 marzo 1946) è stato un critico e storico dell'arte e dell'architettura.
Enrico Calandra
Biografia
Figlio dell'ingegnere Francesco Calandra (1837) e di Marchica Rosaria Bonsignora[1][2], allievo di Ernesto Basile e di Giuseppe Damiani Almeyda. Si laureò in architettura a Palermo. Dal 1915 al 1930 fu docente presso l'Università di Messina, dal 1930 a Roma dove insegna, primo professore in Italia, Caratteri degli edifici (poi distributivi) presso la Facoltà di Architettura, di cui fu anche preside.
È riconosciuto come un'influente personalità nel campo della critica e dell'insegnamento, focalizzato su un assunto sociale dell'arte. Uno dei temi centrali della sua opera fu rivolta all'architettura medievale nell'Italia meridionale, specialmente della Sicilia e della Calabria.
Pubblicazioni
Tra la sua variegata produzione scritta i suoi testi più noti sono:
Breve storia della architettura in Sicilia (Bari 1938);
Giuseppe Samonà, CALANDRA, Enrico, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948. URL consultato il 7 luglio 2014.
Enrico Calandra, Scritti di architettura, a cura di Paola Barbera e Matteo Iannello, Palermo, Salvare Palermo, 2010, ISBN978-88-95964-05-8.
Paola Barbera, L'Intelligenza delle Passioni. Enrico Calandra e la storia dell'architettura, Palermo, Torri del Vento Edizioni, 2014, ISBN978-88-97373-68-1.
Paola Barbera, Matteo Iannello, Enrico Calandra. Ritratto di un architetto, Siracusa, Letteraventidue, 2020, ISBN 978-88-6242-410-3.
Collegamenti esterni
Enrico Calandra, in Scheda autore della Marsilio. URL consultato il 7 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
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