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Roberto Longhi (Alba, 28 dicembre 1890 – Firenze, 3 giugno 1970) è stato uno storico dell'arte e critico d'arte italiano.

Roberto Longhi
Roberto Longhi

Biografia


Nacque ad Alba nel 1890 da una famiglia della piccola borghesia emiliana: suo padre, Giovanni, insegnava discipline di base (italiano, storia, geografia e aritmetica) e dava lezioni di contabilità agraria presso la locale Regia Scuola Enologica; sua madre, Linda Battaglia, era stata maestra elementare, prima di abbandonare la carriera scolastica per dedicarsi all'educazione dei suoi tre figli (Cornelia, Elvio e Roberto). Sin dall'infanzia Roberto Longhi maturò curiosità per l'arte visiva: nacque nella patria di Macrino d'Alba (cui dedicò il suo primo scritto) e frequentemente gli si presentavano innanzi opere quali la Madonna di Barnaba da Modena (conservata nella chiesa parrocchiale) e il Concertino di Mattia Preti (nel municipio cittadino).

Dopo gli studi secondari condotti sotto la guida di Umberto Cosmo, conseguita la maturità classica, si iscrisse all'Università di Torino, dove fu allievo di Pietro Toesca, col quale si laureò nel 1911 discutendo una tesi sul Caravaggio. Si trasferì poi a Roma, dove si diplomò presso la locale Scuola di Perfezionamento in Storia dell'Arte sotto la guida di Adolfo Venturi, del quale divenne discepolo e stretto collaboratore alla rivista L'Arte, da lui diretta.

Attratto dall'arte di Gustave Courbet e Pierre-Auguste Renoir, colpito dalle opere di Eugène Fromentin e Walter Pater (che ebbe modo di osservare alla Biennale di Venezia), rimase affascinato dalla lettura di Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé; avvicinatosi all'estetica crociana, se ne distaccò presto rimproverandole una certa refrattarietà nel non distinguere i "campi intuitivi dell'arte".

Nel 1912 seppe mettersi in mostra offrendosi a Bernard Berenson come traduttore italiano del suo Italian Painters of the Renaissance.

Nel 1924 si sposò con Anna Banti, di cui era stato professore di liceo.

Come commediografo, collaborò con diverse testate specializzate, tra cui La Voce di Giuseppe Prezzolini, una delle principali riviste culturali italiane dell'inizio del XX secolo, L'Arte, Vita artistica e Paragone, da lui fondata nel 1950. Fu docente di storia dell'arte prima presso l'Università di Bologna (dove insegnò, tra gli altri, ad Attilio Bertolucci e a Pier Paolo Pasolini, influenzandone la formazione estetica) poi in quella di Firenze, dove fu il professore anche di Carla Lonzi. Si spense a Firenze nel 1970.

Si impegnò nella rivalutazione internazionale di Caravaggio e nella valorizzazione della sua influenza sulla pittura barocca del Seicento. Celebri le due mostre milanesi da lui curate sull'artista e sui suoi seguaci, “Caravaggio e i caravaggeschi” nel 1951[1] e “I pittori della realtà in Lombardia” nel 1953.

Intenso anche il suo impegno nel diffondere l'opera di Piero della Francesca, grazie alla pubblicazione nel 1927 dell'omonima monografia tradotta in francese ed inglese[2].

Fu anche critico dell'arte contemporanea, tenendo in particolare stima l'opera del pittore metafisico bolognese Giorgio Morandi, del quale è opera fondamentale la sua monografia Giorgio Morandi al “Fiore”[3]. In contatto dal 1927 con l'artista Antonietta Raphaël, diede una prima definizione al movimento pittorico della scuola romana, chiamandola inizialmente Scuola di via Cavour. Dedicò alcuni studi anche ai futuristi.

È sepolto con la moglie al cimitero degli Allori di Firenze. Il suo archivio è conservato presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia[4].


Ruolo nel saccheggio d'arte nazista


Durante la seconda guerra mondiale, Longhi consigliò Eugenio Ventura, commerciante fiorentino, indagato per il suo coinvolgimento in uno scambio di fotografie confiscate dall'organizzazione di saccheggio nazista nota come ERR o Reichsleiter Rosenberg Taskforce. Fu anche consigliere del conte Alessandro Contini-Bonacossi (1878-1955) fino al 1945.



Opere



Opere Complete


Collezione di 14 volumi pubblicati dall'Editore Sansoni di Firenze dal 1961 al 1984.


Epistolari



Mostre curate


Lista incompleta della mostre curate.


Onorificenze


Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
 Roma, 30 dicembre 1969[5]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
 2 giugno 1961[6]

Note


  1. Roberto Longhi, Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi : Milano, Palazzo Reale, aprile-giugno 1951 : catalogo, Firenze, Sansoni, 1951
  2. Piero della Francesca: 1927: con aggiunte fino al 1962, Nuova ed., Firenze, Sansoni, 1963
  3. Giorgio Morandi al Fiore, Milano, Electa, 1990
  4. Longhi, Roberto (1907 - 1932 dicembre 21), su lombardiarchivi.servizirl.it.
  5. Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  6. Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Roberto Longhi

Roberto Longhi (* 28. Dezember 1890 in Alba; † 3. Juni 1970 in Florenz) war ein italienischer Kunsthistoriker, dessen Studien zur Geschichte der italienischen Malerei weltweite Anerkennung fanden.

[en] Roberto Longhi

Roberto Longhi (28 December 1890 – 3 June 1970) was an Italian academic, art historian, and curator. The main subjects of his studies were the painters Caravaggio and Piero della Francesca.[2]

[es] Roberto Longhi

Roberto Longhi (Alba, Italia, 28 de diciembre de 1890 - Florencia, 3 de junio de 1970) fue un historiador del arte italiano.
- [it] Roberto Longhi (storico dell'arte)

[ru] Лонги, Роберто

Робе́рто Ло́нги (итал. Roberto Longhi; 1890—1970) — итальянский искусствовед, историк искусства, известный изучением творчества Доменико Венециано, Тербрюггена[1], Караваджо, Веласкеса, Мазолино, Мазаччо и в особенности — Пьеро делла Франчески, которому посвящена известная монография, опубликованная в 1927 году. Мастер атрибуции[2]. Один из самых известных итальянских искусствоведов ХХ века[3].



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