art.wikisort.org - Scultura

Search / Calendar

Le erme (in greco antico: ἑρμαῖ) erano delle piccole colonne di sezione quadrangolare, di altezza variabile tra 1 e 1,5 m, sormontate da una testa scolpita a tutto tondo, che, nell'antica Grecia (principalmente in Attica), raffiguravano Ermes (da cui il nome); usate a partire dalla fine dell'età arcaica (ultimo quarto del VI secolo a.C.), erano collocate lungo le strade, ai crocevia, ai confini delle proprietà e dinanzi alle porte per invocare la protezione di Ermes, cui veniva attribuita, fra le altre cose, la protezione dei viandanti. Successivamente furono adottate dai Romani, mentre nel Rinascimento furono realizzate sotto forma di telamoni.

Erme romane nel museo archeologico nazionale di Atene.
Erme romane nel museo archeologico nazionale di Atene.
Mantova, la facciata di Palazzo Colloredo.
Mantova, la facciata di Palazzo Colloredo.

Descrizione


L'erma deriva da una delle prime forme arcaiche di rappresentazione delle "dimore" di una divinità, il cosiddetto betile che veniva posto a protezione delle vie e delle soglie. A volte le teste erano due, contrapposte per la nuca, secondo il tipo Giano bifronte o addirittura quattro (come sul Ponte dei Quattro Capi, all'Isola Tiberina). Ancor prima dell'epoca arcaica non esisteva nemmeno la testa (o, come a volte avveniva, gli organi genitali) ma solo una pietra tronco conica o di altra forma con evidenti allusioni di natura fallica con cui si augurava la fertilità (vedi le analoghe forme tipo lingam di Siva di culture e religioni orientali o i menhir di origine celtica).

La trasformazione da erma di Ermes a erma-ritratto deve essere avvenuta dall'assimilazione di Ermes quale psychopompòs, cioè funerario, che andava ad assumere i tratti fisici del defunto. Questo processo dovette svolgersi nella tarda età ellenistica o nell'epoca romana, come testimoniano le numerosissime erme romane sia in marmo che in bronzo. In ambito italico era dopotutto diffuso il cippo funerario sormontato dalla testa del defunto (negli esemplari più antichi individuabile solo dal nome, con sembianze del tutto generiche), e fu forse l'innesto di questa tradizione con l'elegante forma greca a originare le erme-ritratto. Spesso le erme presentano un fallo propiziatorio scolpito.

Splendide le erme, di epoca augustea, del Museo Palatino a Roma in marmo nero e a forma di canefora (portatrici di cesti) che con uno gesto vezzoso accennano alla ripresa delle vesti, così come negli originali greci.

Nello stesso museo la lastra con le fanciulle che adornano un grande e splendido betile con simboli di Apollo.

Sempre nel Palatino, nel tempio della Magna Mater, ai bordi del Germalus, nello stesso periodo, era stato portato e conservato il Betile della dea Cibele, cui era dedicato il tempio: una pietra nera a forma conica.


Alcibiade e il sacrilegio delle erme


Lo stesso argomento in dettaglio: Scandalo delle erme.

Nel 415 a.C. ad Atene, la notte prima della partenza della spedizione in Sicilia, furono mutilate molte erme delle città. Del fatto fu accusato Alcibiade, che per questo ripiegò a Sparta.


Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Antica Grecia
Portale Antica Roma
Portale Architettura
Portale Scultura

На других языках


[es] Herma

En la Antigua Grecia, una herma (en griego antiguo ἕρμα, plural ἕρμαι hermai) era un pilar cuadrado o rectangular de piedra, terracota o bronce —el estípite— sobre el que se colocaba un busto, normalmente el del dios Hermes, habitualmente con barba, signo de fuerza física, y cuya base se adornaba con un falo en erección, símbolo de masculinidad y de disposición a las armas.
- [it] Erma (scultura)



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии