La scultura La caduta degli angeli ribelli detta anche solo La caduta degli angeli è un capolavoro in marmo di Carrara ora nelle Gallerie di palazzo Leoni Montanari.
La caduta degli angeli ribelli | |
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Autore | Agostino Fasolato |
Data | 1750 ca |
Materiale | marmo di Carrara |
Altezza | 168 x 80 x 81 cm |
Ubicazione | Palazzo Leoni Montanari, Vicenza |
La sculttura è stata a lungo attribuita ad Agostino della famosa famiglia dei Fasolato, di cui si hanno ben poche notizie biografiche, al quale recentemente è stata tolta l'attribuzione in favore di Francesco Bertos, «scultor di Padova, Uomo celebre e solo nell'Arte di simil genere», suo probabile maestro, a seguito degli studi effettuati per la recente esposizione a Roma.[1][2] Secondo le fonti, l'opera fu commissionata dal conte Marc'Antonio Trento (1704-1785), balì del Sovrano Militare Ordine di Malta e socio di varie accademie patavine.[3] Originariamente collocata a palazzo Papafava, acquistato, con annessa scultura, nel 1805 da Francesco e Alessandro dalla prozia Faustina, vedova dell'ultimo discendente della famiglia Trento, Decio (1724-1805),[3] passò nel 1972 dai discendenti Papafava alle collezioni della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e nel 2003, a quelle del Gruppo Sanpaolo IMI, poi Intesa Sanpaolo.[3]
La nuova attribuzione è molto incerta, in quanto Bertos pare morì nel 1741, prima della data presunta in cui fu terminata la composizione (1750).
Scolpita in un unico blocco di marmo ed alta quasi 170 cm, è composta da oltre sessanta figure: raffigura l'eterna lotta tra il bene (rappresentato dall'arcangelo Michele, in apice, con la spada infuocata) e le forze del male (capeggiate da Lucifero, in basso, a guida degli angeli ribelli).[1]
Diverse sono le fonti in cui viene descritta l'opera:[1][3]
Fu esposta per la prima volta al di fuori della sede museale, nella mostra Inferno a cura di Jean Clair alle Scuderie del Quirinale nel 2021/2022, nell'ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.[1]
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