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La statua del Redentore è un'opera bronzea collocata su una cima del monte Ortobene presso Nuoro, ad un'altezza di 925 metri sul livello del mare.

Il Redentore
AutoreVincenzo Jerace
Data1900-1901
Materialebronzo
Altezza(col piedistallo) circa 700 cm
UbicazioneMonte Ortobene, Nuoro
Coordinate40°19′19.49″N 9°22′07.98″E

Storia e descrizione


Opera dello scultore Vincenzo Jerace, venne eretta nel 1901 in occasione della celebrazione del Giubileo, allorché papa Leone XIII chiese che venissero innalzati monumenti al Cristo Redentore in tutte le regioni d'Italia.

La sola statua senza piedistallo supera i 4 metri di altezza e pesa circa 2 tonnellate. Venne fusa a Napoli e giunse in Sardegna via mare, suddivisa in varie parti che furono trasportate sulla montagna con carri a buoi e quindi assemblate.[1] Benché il panneggio svolazzante, sul cui lembo si regge la figura del Risorto con la croce innalzata, dia un'impressione di aerea leggerezza, l'imponente opera è perfettamente equilibrata e solo dopo 111 anni di esposizione a forti venti e a notevoli escursioni termiche, è stato necessario intervenire con un restauro strutturale.[2][3]

Sul palmo della mano benedicente, rivolta verso la città di Nuoro, l'artista fece incidere la dedica: A Luisa Jerace, morta mentre il suo Vincenzo la scolpiva.[1]

Dietro il piede destro del Cristo vi è il volto di un bambino, a Nuoro erroneamente identificato come un angioletto o un diavoletto, e che in realtà, come ebbe a scrivere lo stesso autore, rappresenta l'umanità che al cospetto di Dio è come un bambino.[4]

Il 29 agosto di ogni anno vi si celebra una messa solenne che conclude una sagra ricca di fascino soprattutto per la sfilata dei costumi, canti e balli tradizionali a cui partecipano tutti i paesi della Sardegna.[1]

La mano con la dedica (visibile al massimo ingrandimento)
La mano con la dedica (visibile al massimo ingrandimento)
Stele commemorativa di Luisa Jerace
Stele commemorativa di Luisa Jerace

Luisa Jerace


Ai piedi della formazione rocciosa sulla quale è collocata la statua vi è una lapide dedicata a Luisa contessa Pompeati Jerace, moglie dello scultore, deceduta nell'aprile del 1901, mentre il marito era impegnato nella realizzazione del monumento.[5]. La leggenda narra che morì alla vista della statua, impressionata dalla sua mole. Sulla lapide, sotto il profilo della donna, si leggono i versi attribuiti a Grazia Deledda:

Statua vista dall'altare in granito
Statua vista dall'altare in granito

A Luisa Jerace

« Donne nuoresi candidi
vecchi pastori erranti
lavoratori spersi nella vallata aulente
A voi tutti che al cerulo
cadere della sera
volgete gli occhi oranti verso l'immenso altare
dell'Ortobene e al bronzeo
Redentore sorgente
Tra fior di rosee nuvole offrite il vostro cuore
ricordate la tenera
donna che là oltre mare
per voi inspirò l'artefice ed or sciolta dai veli
mortali eletto spirito
oltre i lucenti cieli
offre il fior della preghiera al Redentore »

I sardi 1905


Curiosità


Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio, un militare tedesco in ritirata, facente parte di un gruppo sbandato, sparò una raffica di mitra contro la statua facendovi tre fori che furono poi chiusi alcuni anni dopo in occasione di un estemporaneo intervento di rinforzo della struttura.[6]

Nella biografia on line di Vincenzo Jerace sul sito dell'enciclopedia Treccani[7] non viene menzionata la statua del Redentore, sebbene questa sia l'opera più maestosa e più sofferta dello scultore e sebbene nella bibliografia in calce venga citato il libro di Elettrio Corda.[4]


Note


  1. Breve storia della festa del Redentore, su focusardegna.com (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2016).
  2. Articolo del 29 febbraio 2012 - La Nuova Sardegna, su lanuovasardegna.gelocal.it.
  3. Dichiarazioni del sindaco a restauro ultimato - 28 dicembre 2013 - La Nuova Sardegna, su lanuovasardegna.gelocal.it.
  4. Elettrio Corda, Una montagna chiamata Ortobene, su unilibro.it, Chiarella, 1980.
  5. Omaggio a Luisa Jerace - 11 gennaio 2014 - La Nuova Sardegna, su ricerca.gelocal.it.
  6. Articolo di Antonio Bassu del 1 novembre 2011 - La Nuova Sardegna, su lanuovasardegna.gelocal.it.
  7. Scheda biografica di Carolina Brook, su treccani.it.

Voci correlate


La statua del Redentore d'inverno
La statua del Redentore d'inverno

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Collegamenti esterni


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