La statua del Generale da Tivoli, è una scultura romana in marmo (h. 118 cm) datata tra il 90 ed il 70 a.C., oggi conservata al Museo nazionale romano di palazzo Massimo di Roma.[2]
Statua di generale da Tivoli | |
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Autore | sconosciuto |
Data | tra il 90 ed il 70 a.C. circa[1] |
Materiale | marmo |
Altezza | 118 cm |
Ubicazione | Palazzo Massimo (inv. 106.513)[2], Roma |
La statua fu rinvenuta nel 1925 tra le rovine del Tempio di Ercole a Tivoli. Mancano la parte superiore della testa, la spalla e il braccio destro, oltre alla gamba destra del ginocchio in giù.[2]
Questa statua appartiene al filone realista italico di epoca repubblicana, dove viene rappresentata l'immagine di un uomo maturo, sul cui volto appaiono profonde rughe, in nudità eroica.[3]
Qui è rappresentato un generale dell'esercito romano, avvolto nel suo mantello che scende dalla spalla sinistra fino a cingere i fianchi. La statua è sorretta da una corazza, posta ai suoi piedi, con un bel Gorgoneion al centro. È probabile che la statua fosse appoggiata ad una lancia, tenuta nella destra, secondo uno schema tipologico ellenistico.[2][3]
La testa risulta leggermente inclinata verso la spalla destra, le rughe profonde sulla fronte, gli occhi piccoli e infossati, la bocca dischiusa, danno idea di un carattere estremamente forte e volitivo. Questi tratti sono però in contrasto con la poderosa muscolatura del corpo, in uno schema tipicamente ellenistico di figura eroizzata. In questa scultura si fondono pertanto la corrente verista italica e quella tardo-ellenistica.[2]
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