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Teodelapio è la prima e unica scultura monumentale di Alexander Calder in Italia. Si trova a Spoleto ed è stata realizzata e donata alla città in occasione della mostra open air intitolata Sculture in città, ideata da Giovanni Carandente per il V Festival dei Due Mondi nel 1962.

Teodelapio
Dopo il restauro del 2015
AutoreAlexander Calder
Data1962
MaterialeRealizzato in lastre d'acciaio per scafi dello spessore di undici millimetri
Dimensioni1800×1400 cm
UbicazionePiazzale Giovanni Polvani (antistante stazione ferroviaria), Spoleto
Coordinate42°44′51.63″N 12°44′11.25″E
Alexander Calder
Alexander Calder

Genesi dell'opera


Lo scultore ebbe con Carandente una fitta corrispondenza sul come e per dove realizzarla. Dall'idea di dar vita a un mobile, Calder passò alla scelta di costruire, come da lui fatto in precedenti esperienze, uno stabile[1].

La scultura è in acciaio verniciato di nero. È antistante la stazione ferroviaria ed è divenuta a tutti gli effetti uno dei simboli della città di Spoleto.

Il modello fu inviato all'Italsider nello stabilimento di Savona dove fu ingrandito ventisette volte, realizzato in lastre d'acciaio per gli scafi dello spessore di undici millimetri, portate a Spoleto dove furono montate e saldate, insieme a costolature di controvento progettate dall'artista a Spoleto.[2].

Carandente così racconta l'origine del nome dell'opera;

«Calder in albergo, all'hotel dei Duchi di Spoleto, si trovò di fronte ad alcune riproduzioni di antiche stampe raffiguranti i duchi longobardi. Di fronte alle immagini del duca Teodolapio, duca di Spoleto nella prima metà del VII secolo, con la corona a punte aguzze come la sua scultura, senza esitare disse: "this is the name of the object"»

(Giovanni Carandente, Teodelapio, Alexander Calder, 1996)
Firma di Calder sul Teodelapio
Firma di Calder sul Teodelapio

La struttura è alta 18 metri, larga 14, e pesa trenta tonnellate[3]; le parti sono saldate insieme, mentre tutte le altre successive sculture Stabiles saranno imbullonate; è ancorato al suolo con piedistalli in lastre di acciaio affondati per due metri sotto il livello della piazza[4].

L'opera viene considerata la prima scultura monumentale stabile del mondo. Di fatto, le altre famose e grandiose sculture dello stesso autore (presente con le sue opere in città come Montréal, Chicago e Città del Messico) sono tutte successive.

Modellino del Teodelapio esposto al Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive di Spoleto
Modellino del Teodelapio esposto al Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive di Spoleto

Il fatto che la scultura poggi direttamente sull'asfalto della piazza e che funga quasi da rotatoria atipica per i veicoli in partenza o diretti alla stazione ferroviaria, non è casuale: l'autore dell'opera, da sempre attratto e affascinato dalla dinamicità, immaginò il Teodelapio immerso e attraversato proprio dalla caoticità del traffico cittadino; in quest'ottica, tutta la piazza e tutti i veicoli che vi transitano, partecipano alla dinamicità della scultura.

È stato sottoposto a lavori di restauro e manutenzione nel giugno 2015[5].

Resta l'unica scultura monumentale di Calder presente in Italia.


Note


  1. Per informazioni sulle sculture mobiles e stabiles si consulti la pagina Alexander Calder
  2. Giovanni Carandente, Teodelapio, Alexander Calder, Edizioni Charta, Milano 1996
  3. Giovanni Carandente, Sculture nella città, in Spoletium: rivista di arte, storia, cultura. Edizioni dell'Accademia Spoletina, dicembre 1962. p.22
  4. Giovanni Carandente, Una città piena di Sculture. Spoleto 1962, (foto di Ugo Mulas), Electa Editori Umbri, 1992, p. 17
  5. Teodelapio di Calder. Iniziati i lavori di restauro. Aprile 2015, su comunespoleto.gov.it. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).

Bibliografia



Voci correlate



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[en] Teodelapio

Teodelapio is the only monumental stabile sculpture in Italy by Alexander Calder. Situated in Spoleto it was designed and donated to the city for the 1962 edition of Festival dei Due Mondi. It was part of the open-air exhibition "Sculture in Città" (Sculptures in the city) organized by Giovanni Carandente.
- [it] Teodelapio (Alexander Calder)



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