Enrico Tarenghi (Roma, 14 aprile 1848 – Roma, 3 aprile 1938) è stato un pittore e acquarellista italiano.
Le tre Grazie
Biografia
Pittore di genere, di scene orientali, di interni di chiese e di moschee - soggetti da lui trattati con dovizia di particolari e con gradevolezza di tinte - fu allievo di Alessandro Capalti all'Accademia di San Luca. Negli ultimi anni dell'Ottocento i pittori Filippo Bartolini, Nazzareno Cipriani, Giuseppe Aureli e Enrico Tarenghi, che avevano scelto lo stesso genere di pittura, lavoravano tutti al numero 48 di via Margutta. Anche Ettore Ximenes, pittore e scultore di diverso indirizzo, aveva lo studio nello stesso stabile. Enrico dipingeva scene con moschettieri alla taverna, nei loro variopinti costumi settecenteschi; interni di chiese con monache in preghiera o che cantavano davanti al leggio; interni di palazzi di nobili romani, con cardinali colti mentre giocavano a scacchi, o ascoltavano un concerto, o ricevevano l'omaggio di fanciulle; graziose contadinelle, in abiti tradizionali, in sosta al Foro Romanoː scene preziose, a volte più immaginate o ricomposte che reali.
Oltre al Settecentismo, stile pittorico allora in voga a Roma e apprezzato dai viaggiatori del Grand Tour, nell'ultimo scorcio dell'Ottocento Enrico Tarenghi aderì anche dalla moda dell'Orientalismo e dipinse scene nei bazar, lungo il Nilo, nei caffè arabi e all'interno dell'harem, con erotiche odalische adagiate sui cuscini o viste mentre indossano i loro costumi sontuosi.
Espose a Milano, nel 1881, il dipinto Musulmani in preghiera; a Torino, nel 1884, propose il quadro ad olio Gelosia e l'acquarello La madre. Oh, potess' io (scena dal I atto del Faust di Arrigo Boito) fu da lui esposto a Venezia nel 1887.
Alcune sue opere
Una partita a carte, 1899, acquerello
Benedizione delle ostie, acquarello
Monache in preghiera, acquarello
Ciociara con tamburello sotto l'arco di Tito, acquarello
Preghiera del mattino, olio
Venditore di tappeti, acquarello
Preghiera nella moschea, acquarello
Serenata romantica, acquarello
Simpatia, acquarello
Musica nella stanza del cardinale, olio
Venditori di tappeti lungo il Nilo, olio
Corteggiamento, acquarello
All'interno dell'harem
Fhinea, olio
Guerriero nomade sul cammello, acquarello
Moschettieri che giocano a carte alla taverna, olio
Gioco di scacchi tra cardinali, olio
Venditore di ortaggi davanti alla Sfinge
Sui gradini all'uscita dalla moschea, acquarello
Al caffè arabo, acquarello
Giardino del convento
Venditori arabi di terraglie
Uomo in abito settecentesco, acquarello
Ciociara con paniere, acquarello
Una guardia del papa, acquarello
Udienza dal cardinale, acquerello
Monache che cantano in chiesa, acquerello
Ciociara che beve alla fontana, olio
Arabi che bevono il tè, acquarello
Ragazza con la rosa, tecnica mista
Bibliografia
(FR) Caroline Juler, Les orientalistes de l'Ecole italienne, Paris, ACR, 1987, SBNIT\ICCU\LO1\0022167. Introduzione di Rossana Bossaglia.
Giuseppe Luigi Marini (a cura di), Il valore dei dipinti italiani dell'Ottocento e del primo Novecento: l'analisi critica, storica ed economica, 14. ed., Torino,: U. Allemandi, 1996, SBNIT\ICCU\BVE\0112105.
Rossana Bossaglia (a cura di), Gli orientalisti italiani: cento anni di esotismo 1830-1940, Venezia, Marsilio, 1998, SBNIT\ICCU\REA\0043519.
Renato Mammucari, Acquerellisti romani: suggestioni neoclassiche, esotismo orientale, decadentismo bizantino, realismo borghese, Città di Castello, Edimond, 2001, SBNIT\ICCU\RML\0109788.
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