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Giuseppe Tomasi (Tortorici, 16101672) è stato un pittore italiano.


Biografia


Giuseppe Tomasi di Tortorici o Joseph Thomasius è vissuto nel XVII secolo, Tortorici è la località di provenienza attestata dalle firme apposte sulle opere, città ove con molta probabilità nacque nel 1610?, morto intorno al 1672, quest'ultima data desunta dagli ultimi lavori svolti.

Apprendista di Gaspare Camarda che nel 1626 lo accoglie nella sua bottega. Due anni dopo, nel 1628 frequenta la scuola di Antonio Catalano il Vecchio. Alla morte di quest'ultimo passa alla scuola di Giovanni Simone Comandè, artista a sua volta allievo di Deodato Guinaccia. Nella maturità è titolare di una fiorente bottega, che annovera tra i discepoli Francesco Napoli e Sebastiano Calà.

Periodo palermitano. Dopo qualche anno compie il primo viaggio a Palermo per ammirare le opere dei grandi maestri del passato come lo Spasimo di Sicilia di Raffaello Sanzio, quadro del quale esegue una copia personalizzata per la chiesa madre di Tortorici, la Natività di Caravaggio e le opere di Van Dyck che, circa un decennio prima, aveva lavorato nel capoluogo siciliano. Durante questo soggiorno ad influenzare lo stile di Tomasi concorrono anche lo studio delle opere del pittore Pietro Novelli.

Periodo messinese. Nel 1637 è documentata la permanenza a Messina dove stringe contatti con il pittore Antonino Alberti detto il Barbalonga. Fondamentale per la sua formazione, la frequentazione della bottega del pittore fiammingo Abraham Casembroot, autore di alcune delle più belle vedute del porto di Messina.

Soggiorno a Napoli e Roma. Una trasferta continentale lo porta a Napoli dove ha contatti con il Domenichino e Jusepe de Ribera. Dalla città partenopea raggiunge Roma spinto dalla sete di conoscenza e dalla voglia di ammirare i capolavori dei grandi maestri della pittura italiana del passato e frequentare alcuni artisti contemporanei come Francesco Albani con cui ha sicuramente dei contatti.

Rientro in Sicilia. Sette anni dopo ritorna a Palermo dove conosce i maggiori pittori contemporanei dell'epoca.

L'attività artistica spazia temporalmente dal 1631, data della sua prima opera autografa e documentata in Alcara Li Fusi, al 1672 con l'opera custodita a Militello Rosmarino. Le opere sparse territorialmente nei piccoli centri dell'area dei Nebrodi: Alcara Li Fusi, Frazzanò, Militello Rosmarino, Mirto, Naso, San Marco d'Alunzio, San Piero Patti, Tortorici; limitatamente in alcuni paesi alle falde dell'Etna: Adrano, Bronte e Randazzo e nella piccola chiesa di San Giacomo di Geraci Siculo, contea dei Marchesi di Ventimiglia.

Nelle 39 tele firmate e datate, e nelle altre 68 attribuite, unico tema è l'arte sacra con influenze caravaggesche, permeate dallo stile del pittore Pietro D'Asaro, Giuseppe Salerno, ovvero il famoso Zoppo di Gangi, e di altri pittori messinesi del primo Seicento, quali Alonso Rodriguez ed altri caravaggeschi fiamminghi.


Opere



Opere a Alcara li Fusi



Opere a Mirto



Opere a Naso



Opere a Tortorici






Opere a San Marco d'Alunzio



Bibliografia



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