Angelo Cagnone (Carcare, 5 marzo 1941[1]) è un pittore italiano, definito un "artista concettuale"[2].
Angelo Cagnone nasce a Carcare, nell'entroterra savonese, nel 1941. Ad Albissola frequenta vari artisti, tra i quali anche Lucio Fontana.
Nel 1961 decide di dedicarsi interamente alla pittura, trasferendosi a Milano. Nel 1963 alcuni suoi quadri mandati alla galleria veneziana del Cavallino vengono comprati da Peggy Guggenheim[senza fonte]. Nel 1964 espone per la prima volta al Festival dei Due Mondi di Spoleto[3]; la sua concezione pittorica rimane a metà strada tra quella figurale e l'astratta[4].
Nel 1965 tiene la prima personale milanese alla Galleria del Naviglio[4], e dei quadri vengono comprati da Buzzati[5]. Nel 1972 espone alla Biennale internationale d'art de Menton[6],nello stesso anno espone alla X quadriennale di Roma [7], nel 1980 alla Edward Totah gallery di Londra[8], ed è recensito all'estero[9]. Vive e lavora tra Milano e Altare e dell'aprile 2008 è l'ultima sua importante mostra nello spazio espositivo della Casa del Mantegna a Mantova[10]; soprattutto in questa occasione viene fuori la sua passione per il tema del ricordo che passa attraverso l'inconscio[4].
Sue opere sono conservate alla Galleria d'arte moderna di Milano[11], al museo della fondazione Michetti [12], sue opere sono presenti nella collezione del museo Parisi-Valle a Maccagno [13], una sua opera Di profilo si trova presso la Biblioteca Civica Alessandro Manzoni [14].
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