Aniello Falcone (Napoli, 1607 – Napoli, 1656) è stato un pittore e artista italiano, figlio di commercianti, contemporaneo di Diego Velázquez al quale spesso viene paragonato per la potenza espressiva delle sue opere.[1]
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Biografia
Nella sua bottega napoletana, Aniello Falcone accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e le tecniche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti come Micco Spadaro, Salvator Rosa, Luca Forte ed altri, in una Napoli posta sotto la dominazione spagnola.
Molti dei suoi allievi aderirono alla "Compagnia della Morte", creata dallo stesso Falcone per vendicare un amico, morto per mano di uno spagnolo, con l'improbabile scopo di uccidere tutti gli spagnoli di Napoli.
Di questa Compagnia fece parte anche Masaniello, con gli esiti passati poi alla storia.
Quando il Regno di Napoli, dopo quasi un anno di rivoluzione, ritornò sotto il dominio degli spagnoli e la Compagnia della Morte si disciolse, Aniello Falcone sparì dalla circolazione e la sua bottega fu sostituita da quella di Luca Giordano.
Opere
I soggetti preferiti da Aniello Falcone erano le battaglie, infatti é da annoverarsi tra i più importanti pittori del genere di sempre. Definito "L' Oracolo delle battaglie" da molti suoi contemporanei, come indicato dallo storico Bernardo De Dominici, la sua notorietà portò ad una grande domanda da parte di una committenza aristocratica, ma anche una benevolenza da parte della Chiesa, con alcuni ordini, come i Domenicani, che richiedevano raffigurazioni di episodi di vittorie della Cristianità contro gli infedeli. Non mancano tra i suoi lavori, dipinti raffiguranti sante immagini e nature morte:
la tela "Ester e Mardocheo", conservata nella sacrestia della Collegiata Santa Maria delle Grazie (Lecce), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.
nel 1640 affresca la cappella di Sant' Agata a San Paolo Maggiore
nel 1647 affreschi di combattimenti e storie di Mosè, villa Bisignano a Barra (Napoli)
nel 1652 affresca la volta della grande sacrestia della Chiesa del Gesù Nuovo.
affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago, Chiesa di San Giorgio Maggiore (Napoli)
Galleria d'immagini
Il Concerto, Museo del Prado, Madrid
Riposo nella fuga in Egitto, Museo diocesano di Napoli
Giacobbe contempla la tunica insanguinata del figlio Giuseppe, Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata, Matera
Sansone contro i filistei, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera
Immagine di battaglia, Alte Pinakothek
Soldati romani nel circo, Museo del Prado
Scena di battaglia, Museo del Prado
Battaglia, Museo nazionale di Stoccolma
La maestra di scuola, Museo di Capodimonte
Elemosina di santa Lucia, Museo di Capodimonte
Testa di un guerriero urlante, disegno, 1640 circa, Kunsthalle Bremen
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