Carlo Virginio Draghi (Piacenza, 1638 – Soragna, 11 ottobre 1694) è stato un architetto, pittore e scenografo italiano.
Nacque a Piacenza da Giovanni e Francesca Repetti. La sua attività si svolse principalmente a Parma, quando era governata dai Farnese. Nel 1673 ottenne la carica di sovrintendente del Teatro Ducale. Gli si deve l’invenzione delle macchine e delle scenografie del teatro, poi eseguite da suo cognato, Felice Boselli, per l’opera di O.F. Robert L’inganno trionfato ovvero La disperata speranza, rappresentata in quello stesso anno nella Rocca di Sissa. Per conto della corte farnesiana, dalla quale ottenne il titolo di cavaliere, progettò il ponte di Pozzone a Borgo San Donnino (1678), che andò distrutto nei primi anni del Novecento.[1]
A Parma progettò la facciata della chiesa di San Francesco di Paola, eretta nel 1688 a spese del conte Stefano Sanvitale su strada San Barnaba (attuale via Massimo D'Azeglio)[2]. In quegli anni si occupò di vari lavori nella Rocca Meli Lupi di Soragna e nel palazzo del marchese Gerolamo Pallavicino a Piacenza[3]. Curò anche la costruzione del teatro che Alessandro III Sanvitale volle nella Rocca Sanvitale a Fontanellato.
Come pittore collaborò con Ilario Spolverini all'esecuzione del dipinto Processione davanti alla chiesa delle benedettine di Piacenza, conservato nel Museo civico di Piacenza.[4]
Morì l'11 ottobre 1694 all'età di 56 anni in seguito ad un crollo a Soragna, dove stava eseguendo la decorazione della volta dello scalone da lui progettato nella rocca Meli Lupi.
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