art.wikisort.org - ArtistaDante Ricci (Serra San Quirico, 1879 – Roma, 1957) è stato un pittore, incisore e acquerellista italiano.
Biografia
Si è formato prima nel Collegio di Rieti, sotto la guida di Colarieti-Tosti e di Antonino Calcagnadoro, poi all'Accademia di Belle Arti di Roma, con Filippo Prosperi e Dario Querci. Onorato Carlandi lo introdusse tra i XXV della campagna romana e gli diedero il soprannome "Furetto". Ha fatto anche parte dell'Associazione degli Acquerellisti di Roma e del GRIA, il Gruppo Romano Incisori Artisti, partecipando alle mostre da loro organizzate.
Ha esposto giovanissimo a Leningrado e a Pietroburgo, più tardi a Boston, a New York, a Filadelfia, a Saint Louis. Alla Biennale internazionale di Venezia è stato presente dal 1905 al 1920.
Le tecniche
Dante Ricci dipingeva ad olio, a pastello, a tempera, all'acquarello. Nell'incisione eccelleva, per il disegno semplice e per il chiaroscuro che esaltava la funzione della luce e delle ombre. Incise all'acquatinta, aiutato nella esecuzione dalla moglie Lina. Ad olio trattava i paesaggi, gli interni e le composizioni con i fiori. Ha dipinto scorci delle Paludi Pontine e di Terracina. Ha insegnato pittura ai principi Umberto, Jolanda, Mafalda e Giovanna di Savoia, incarico protratto per venti anni. Nel 1931 è stato presidente di un concorso, voluto dalla regina Elena di Montenegro sul tema della guerra, ed è stato premiato con una medaglia d'oro.
Opere esposte
- "Sotto il lampione" (Biennale di Venezia 1905)
- "Campagna romana" (Mostra a Milano 1906)
- "Riflessi d'oro" e "Il Palatino" (Biennale di Venezia 1909)
- "Ricordi" (Biennale di Venezia 1910)
- "Luci serotine" e "Medioevo" (Mostra a Roma 1911)
- "Teatro Marcello a Roma" (Biennale di Venezia 1912)
- "Tramonto" (Biennale di Venezia 1914)
- "Marzeggia" (Biennale di Venezia 1920)
- "Le torri della bella Galliana" e "Ombra di Giotto", (Mostra Nazionale a Palazzo Pitti 1927)
- "La baia di Circe" (Mostra d'Arte Marinara)
Opere in Musei
- "Plenilunio nella Valle dell'Aniene", "Porto d'Ancona", "Tramonto a Terracina" e "Canale a Terracina", alla Quadreria del Quirinale.
- "Abbazia di San Vittore", faceva parte della quadreria dello Zar di Russia.
- "San Marco", acquarello, Museo di Boston.
- "Paesaggio", Galleria d'Arte Moderna di Roma.
Altre opere
- "Pace fra i monti"
- "Ultimo raggio"
- "Serenate"
- "Il castello di Theodoli"
- "Casino di Pio IV" (acquaforte e acquatinta)
- "La malaria" (trittico)
- "Alberi sulla collina nei pressi di Roma"
- "Campagna laziale sullo sfondo di Roma"
- "Portale settecentesco sulle rive del Tevere"
- "Bandiere"
- "Piazza Navona"
- "La pineta di Castel de' Pazzi"
- "Nella città del silenzio"
- "Un ponte alla Giudecca"
- "Cocci e fiori"
- "Sant'Ubaldo a Gubbio"
Bibliografia
- Renato Mammucari, I pittori della mal’aria: dalla campagna romana alle Paludi Pontine: vedute e costumi dell'Agro attraverso i dipinti degli artisti italiani e stranieri che ne lasciarono memoria prima della radicale trasformazione dell'ambiente e del territorio, Roma, Newton & Compton, 1988. Coautore Rigel Langella.
- Lando Scotoni, Definizione geografica della campagna romana, in: Atti dell'Accademia nazionale dei Lincei, anno 390, (1993), Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, Rendiconti, serie: 9, v. 4, fasc. 4.
- Renato Mammucari, I 25 della campagna romana: 1904-2004, Marigliano, LER, 2005.
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