Eduard Habicher (Malles Venosta, 1956) è uno scultore italiano.
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Conseguito il diploma all'Accademia di belle arti di Firenze, Habicher ha vissuto fino al 1984 nel capoluogo fiorentino, per poi spostarsi a Merano. La scelta dei materiali usati nelle sue sculture - pietra, legno e acciaio - risentono delle influenze da un lato dell'Arte Povera italiana, dall'altro dell'opera di Joseph Beuys[1]. Nel 1989 il Tiroler Landesmuseum di Innsbruck, e nel 1991 il Museion di Bolzano, gli hanno dedicato delle mostre personali. Secondo il critico d'arte italiano Enrico Crispolti lo spazio nelle opere di Habicher è "sia mentale che fisico", ed è "dinamico, in espansione, dilatato e dilatabile"[2].
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