Girolamo Pellegrini (Roma, 1624 circa – Venezia, 1700 circa) è stato un pittore italiano.
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Di questo pittore pressoché dimenticato e mancante di puntuali informazioni biografiche rimangono tuttavia note, ed ancora esistenti, alcune opere. Di nascita e formazione romana (fu probabilmente allievo, ma sicuramente seguace, di Pietro da Cortona) risulta principalmente attivo a Venezia e nel Veneto.
Fu principalmente un frescante ma non mancano pitture da cavalletto a lui attribuibili[1]. Molto più certi, soprattutto in quanto testimoniati nelle guide storiche veneziane sono gli affreschi: la cupola dell'Assunta per la chiesa dei santi Cosma e Damiano, la cupoletta di San rocco in gloria sullo scalone della Scuola grande di San Rocco e soprattutto risulta particolare nella sua «romanità», debitrice di Lanfranco e da Cortona, l'altra cupoletta nella cappella Sagredo a San Francesco della Vigna con l'Apoteosi di san Gerardo Sagredo[2]. Nella basilica di san Pietro di Castello troviamo i suoi affreschi nel catino absidale del presbiterio, incentrati sulla figura di san Lorenzo Giustiniani.
Ci è nota una sua attività anche nelle ville venete; fra queste è senz'altro da citare la Resurrezione per il tempietto di villa Barbaro a Maser. Tuttavia questa e altre opere in villa restano discusse con autori diversi[3].
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