Giulio Rosati fu un pittore accademico, in prevalenza orientalista, appartenente alla "scuola italiana".
Studiò disegno e pittura a Roma, presso l'Accademia di S. Luca a partire dal 1875, ed ebbe come maestri gli accademici Dario Querci e Francesco Podesti, quindi il pittore spagnolo Louis Alvarez Catala.
Fu uno dei pittori orientalisti più prolifici del periodo a cavallo fra il XIX ed il XX secolo.
Rosati dipinse ad olio, ma assai più spesso ed efficacemente con l'acquarello, di cui padroneggiava la tecnica.
L'orientalismo, come scelta dei soggetti e gusto pittorico, divenne ben presto il suo tema prediletto, in particolare i luoghi e i personaggi del Maghreb di cui dipinse in modo assai colorato i personaggi, come se uscissero da un racconto di avventure.
D'altra parte non è affatto certo ch'egli abbia viaggiato nei luoghi che dipinse, e la sua documentazione, pertanto, non proviene da un'esperienza diretta, bensì da fotografie o da oggetti che si potevano trovare in quegli anni a Roma, dove egli risiedeva.[1]
Si appassionò anche ad altre tematiche, come il gioco degli scacchi, che ambientò in scene settecentesche.
Giulio Rosati morì a Roma nel 1917, all'età di 59 anni.
Suo figlio Alberto (1895-1971) fu un noto pittore paesaggista.
Venditore di tappeti
Opere
Soggetti orientali
Beduini che preparano un raid
L'esame della sciabola
La scelta della favorita
Una nuova arrivata
Selezione della favorita
Un campo nel deserto
Una sosta nel deserto
Un mercato arabo
Un mercante di tappeti
Una spedizione coronata dal successo
I Venditori di tappeti
Una partita di moultezim
Un cavaliere si arresta davanti a un accampamento di beduini
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