Amisani nasce nella provincia di Pavia, fu attivo anche a Londra. Studiò all'Accademia delle belle arti di Brera[1].
Giuseppe Amisani, Viso di donna, 1910 ca.
Nel 1908, vinto il Premio Mylius-Bernocchi col dipinto l'Eroe, entrò nella vita artistica milanese, dividendo con Antonio Ambrogio Alciati la fama dell'epoca durante la Belle Époque, in particolare come ritrattista elegante e di fresco coloritore[1].
Rappresentativo è un suo ritratto di Lyda Borelli[1] con cui vinse il premio Fumagalli nel 1912[3], e che venne comprato dal Museo d'arte di San Paolo in Brasile[4] e poi rivenduto.
Si dedicò sempre più al ritratto femminile, ma realizzò anche paesaggi, in particolare inglesi e africani.
Amisani partecipò alla Biennale di Venezia del 1920[5].
Fu, per i suoi lavori, due volte in America, in Egitto, a Rodi, nell'Algeria, in Inghilterra e in Francia[1].
Stile
Amisani dava sfoggio di grande abilità tecnica e virtuosismo, e perciò i suoi ritratti erano contesi dall'alta nobiltà e dalle celebrità del suo tempo, tra cui il Re d'Egitto Faud[6]. Amisani divenne noto per l'estrema eleganza dei tratti e per i colori freschi dei suoi particolari dipinti[1][7].
La Biblioteca Franzoniana lo descrive come «pittore di formazione tradizionale, ma non […] estraneo ad inclinazioni eclettiche»[8].
Musei
Le opere di Giuseppe Amisani sono esposte in numerosi musei tra cui:
Giuseppe Amisani e Amedeo Bocchi, Esposizione di Belle Arti di Brera, Milano, 1912.
Mostra individuale del pittore Giuseppe Amisani, Galleria Pesaro con l'organizzazione di The Studio, Londra (Regno Unito), 1923.
Mostra individuale del pittore Giuseppe Amisani e dello scultore Eugenio Pellini, Galleria Pesaro con l'organizzazione di The Studio, Milano, Italia, 1923.
Mostra individuale del pittore Giuseppe Amisani, Galleria Pesaro, 1926.
Exotic Egyptian views, Arlington Gallery, Bond Street, Londra (Regno Unito), 1927.
XXIV Esposizione internazionale d'arte, Biennale di Venezia, Venezia, 1930[13].
Mostra Commemorativa di Giuseppe Amisani, Milano 1951[14].
Accoppiamenti giudiziosi: Industria, arte e moda in Lombardia: 1830-1945, Museo d'arte moderna e contemporanea (Varese), Sergio Rebora, Anna Bernardini, 2004.
Industria, arte e moda in Lombardia: 1830-1945, Castello di Masnago, 2005[15].
Da Pellizza a Carrà: artisti e paesaggio in Lomellina, Vigevano, 2007[13].
Giuseppe Amisani, Il pittore dei Re, Castello Sforzesco, Pavia, 2008.
Rirì la sciantosa e le altre. Ritratti di donne nella pittura di Giuseppe Amisani (1879-1941), Pinacoteca metropolitana di Bari, 2012[16].
Il Novocento a Palazzo Isimbardi: nelle collezioni della Provincia di Milano, Raffaele De Grada, Palazzo Isimbardi, Milano.
Antonio Mancini, 1852-1930: il collezionismo del suo tempo in Lombardia, Accademia Tadini, Lovere, 1997.
From the Collection of the Uffizi Gallery, Pechino (2010) e Changsha (2011), Cina[13].
La collezione Terruzzi, Palazzo Reale, Milano, 2008.
Note
Giorgio Nicodemi, Amisani, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 23 maggio 2015.
Amisani, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, II appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948, p.981. URL consultato il 23 maggio 2015.
Francesca Cagianelli e Dario Matteoni (a cura di), La Belle Époque. Arte in Italia (1880-1915), Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2008, ISBN978-88-366-1030-3.
Luciano Caramel, I dipinti dell'800 nella Collezione Guido Rossi nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, Busto Arsizio, 1986.
Francesca Cagianelli, Dario Matteoni, Déco: arte in Italia, 1919-1939, Silvana, 2009.
Sotheby's, Dipinti e disegni, 1992.
La Ca' Granda: cinque secoli di storia e d'arte, Palazzo Reale di Milano, 1981.
Egitto, Guide verdi d'Europa e del mondo, Milano, Touring Editore, 2011, ISBN978-88-365-5028-9.
Francesca Cagianelli e Dario Matteoni (a cura di), La Belle époque. Arte in Italia (1880-1915), Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2008, ISBN978-88-366-1030-3.
Philip Hook, Mark Poltimore, Popular 19th century painting: a dictionary of European genre painters, Antique Collectors' Club, 1986.
volume 178, The Illustrated London News, 2ªed., Londra, Illustrated London News & Sketch Limited, 1931.
Henry McBride, Creative Art: A Magazine of Fine and Applied Art, vol.7, A. & C. Boni, 1930.
Mario Quesada, Museo d'arte italiana di Lima, Venezia, Marsilio, 1994, ISBN88-317-5928-0.
Chiara Gatti e Leo Lecci (a cura di), Giuseppe Amisani. Il pittore dei re, Milano, Skira, 2008, ISBN88-6130-941-0, SBNIT\ICCU\ART\0001755.
Barbara Cinelli (a cura di), Arte moltiplicata. L'immagine del '900 italiano, Milano, Bruno Mondadori, 2014, ISBN978-88-6159-857-7.
Raffaele De Grada, Palazzo Isimbardi (Milan, Italy), Vita Firenze ed.
Raffaele Calzini, G. Amisani: con otto tavole a colori, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1942.
Giuseppe Amisani, Salvatore Gotta,Ottocento'.: la nostra passione, Volume 2, Baldini & Castoldi, 1942.
Giorgio Nicodemi, Giuseppe Amisani, Milano, 1924.
Raffaele Calzini, Elegia a St. Moritz - Alberto Cecchi, Giuseppe Amisani, St. Moritz, 1924
Angelo Fortunato Formiggini, Chi è?: Dizionario degli Italiani d'oggi, Giuseppe Amisani, 1940.
Raffaele Calzini, Giuseppe Amisani, Edizioni del Poligono, 1931.
Susanna Zatti, La collezione Morone, Musei civici Pavia (Italy), 2002.
Ottino Della Chiesa A.,Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica: Milano, Milano, 1962.
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Maurizio Agnellini, Novecento italiano: pittori e scultori 1900-1945, 1997.
Carlo Pirovano, La Pittura in Italia: Il Novecento - Volumi 1-2, 1992.
Mario Monteverdi, Storia della pittura italiana dell'Ottocento, Volume 2, 1984.
Gaetano Panazza, La pinacoteca e i musei di Brescia, 1968.
Raffaele De Grada, Cristina Fiordimela, Ottocento Novecento: le collezioni d'arte.
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G. A. Raffaele Calzini, Emporium, 1920, pp.289–293.
U. Galetti-E. Camesasca, op. cit. 1951, p.55.
A. M. Comanducci, op. cit. 1962, p.44.
V. Bucci, G. Amisani, Milano 1924.
M. Merlo, Giuseppe Amisani e Ferdinando Bialetti, Mede Lomellina 1970.
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