A partire dal 1726 fece parte della Corporazione veneziana dei pittori[6].
Ebbe commissioni dal Marchese Ottavio Casnedi, che per primo, notandone le capacità, iniziò a richiedergli dipinti di mezze figure[4].
Già nelle opere della fase iniziale della sua vita artistica (vedi le Quattro teste, antecedenti al 1736, dipinte su commissione del conte Carl Gustaf Tessin, mecenate e collezionista) è evidente che Nogari si ispirò ai ritratti di Rosalba Carriera e Rembrandt, che l'artista conosceva dai disegni della collezione di Zaccaria Sagredo[6].
Dalla fine del 1730, divenuto ormai noto, vari collezionisti tedeschi acquisirono parecchie sue opere soprattutto di tema religioso, andate perdute[6]. Tra il 1736 e il 1739 Johann Matthias von der Schulenburg, suo mecenate e protettore, inviò in Germania almeno quattordici Teste, anch'esse perdute[6].
Dal 1739 al 1742, Nogari lavorò per la Casa Savoia a Torino[5] dipingendo quattro Teste e realizzando la decorazione del Palazzo Reale di Torino con allegorie celebranti la gloria dei committenti, ora in parte poste nel padiglione di caccia di Stupinigi. Da queste traspare l'influenza di Jacopo Amigoni[6].
Ritornato a Venezia nel 1743, lavorò per Francesco Algarotti e successivamente per Federico Augusto II, elettore di Sassonia, dipingendo tre Teste e due Filosofi[6] e per il console britannico a Venezia, Joseph Smith (due Teste e sette Ritratti di Artisti)[4][6]. Per i collezionisti tedeschi eseguì due Allegorie, entrambe antecedenti al 1749[6].
Negli anni '50, Nogari dipinse parecchie pale d'altare per le chiese venete, in particolare Cristo che consegna le chiavi a San Pietro nella cattedrale di Bassano, dove sembra voler concilare gli stili del Balestra e del Piazzetta[5] e Il miracolo di San Giuseppe di Copertino ai Frari a Venezia[6]. In questo periodo continuò a lavorare per il mercato tedesco, in particolare per Sigismund Streit, altro suo mecenate[6] per cui eseguì sei dipinti, di cui restano quattro Allegorie[6].
Nel 1756 divenne membro dell'Accademia di belle arti di Venezia[6].
Giuseppe Nogari è noto soprattutto per i suoi ritratti sia a mezzo busto che a figura intera, rappresentanti soggetti di natura religiosa e storica, caratterizzati da buona espressività, dipinti a tinte tenui su fondo scuro[2]. Spesso i personaggi rappresentati sono donne anziane o persone vestite miseramente.
Opere
Teste, quattro, Stoccolma, dalla collezione di Carl Gustav Tessin, prima del 1736
Ritratto equestre del feldmaresciallo conte Johann Matthias von der Schulenburg
Ritratto di ragazza con tamburello
Ritratto di ragazzo con un flauto
Un astronomo e Vecchia signora con un rosario (coppia)
Anziana signora con una palla, olio su tela, 53,5 x 44cm, Londra
Sant'Agostino, 74 x 56cm, Parigi
Ritratto di ragazza con mandolino, olio su tela, 54 x 44,5cm, Palidano, Gonzaga
Ritratto di anziano signore con copricapo bianco e blu, olio su tela, 45,7 x 35,6cm, South Kensington, Londra
Ritratto di nobile con il suo cane, olio su tela, 93 x 74cm, Mestre
Archimede, 46 x 61cm, stampa
San Pietro Apostolo, olio su tela, 85 x 61cm, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda, 1743
Filosofi, due, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda, 1743-1750
Teste, tre, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda, 1743-1750
Ritratto di anziano signore, 30 x 41cm, stampa, Galleria Estense, Modena
Anziana signora con in mano una ciotola
Anziana signora con scialle a strisce, pastello su due fogli incollati, 50,5 x 40cm, Ailsa Mellon Bruce Fund, National Gallery of Art, Washington, DC, c.1743
Anziana signora con una stampella, tela, 54 x 43cm, Museo del Prado, Madrid
Teste, due, Londra, Hampton Court, Royal Collection, 1743-1750
Ritratti di Artisti, sette, Edimburgo, Holyrood Palace, Royal Collection, 1743-1750
Cristo che consegna le chiavi a San Pietro, cattedrale di Bassano, c.1750
Il miracolo di San Giuseppe da Copertino, Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia, c.1750
Allegorie, due, Gemäldegalerie Alte Meister, Kassel, 1743-1749
Studio di testa di vecchio con capelli e barba bianchi ed incolti, tela, 46 x 38cm, Raccolta Correr, Venezia[8]
Note
Atto di morte: «3 giugno 1763: il Sign. Giuseppe Nogari q.m. Zuanne d’anni 62 da molti mesi da cacchesia con estinzione di voce e febre e cataro soffogativo mesi due morto all’ore 23 S. Stin» - Archivio di Stato di Venezia, Provveditori alla Sanità, reg. 950, Necrologio 1763; Notizie d’arte…, 1942, p. 99.
Michael Bryan, Dictionary of painters and engravers, biographical and critical, Londra, H.G.Bohn, 1849, pag.414-518
Pellegrino Antonio Orlandi e Pietro Guarienti, Abecedario pittorico, Venezia presso Gianbatista Pasquali, 1753, pag.235
James R. Hobbes, The Picture Collector's Manual: Alphabetical arrangement of scholars and masters, vol.II, Londra, T.& W. Boone, 1849, pag.176
Matthew Pilkington, A general dictionary of painters: containing memoirs of the lives anf works of the most eminent professors of the art of painting, vol.II, London printed for Thomas MacLean, 1824, pag. 196
Museo Correr, Vincenzo Lazari, Notizia delle opere d'arte e d'antichità della Raccolta Correr di Venezia, 1859, pag.23
Luigi Antonio Lanzi, Storia pittorica della Italia, dal risorgimento delle belle arti fin presso alla fine del XVIII secolo, tomo terzo, Bassano presso Giuseppe Remondini, 1809, pag.280
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