Dal 1717 è in Baviera – ma risulta un viaggio a Venezia nel 1726 – nel Castello di Nymphenburg, dal 1719 nel castello di Schleißheim e dal 1725 al 1729 nell'abbazia benedettina di Ottobeuren: in questi affreschi l'Amigoni si mostra uno dei primi seguaci del rococò veneziano, che non casualmente è chiamato, in Germania, anche "stile Amigoni".
Dal 1730 al 1739 è in Inghilterra, operoso nel Palazzo Thonkerville, a Pown House, a Moor Park e nel Teatro del Covent Garden, illustrando scene mitologiche e storiche; il suo arrivo in Inghilterra è testimoniato dall'inglese George Vertue, che riporta anche la notizia del suo alunnato a Düsseldorf presso Giovanni Battista Bellucci, figlio del più noto Antonio. È di questo periodo il suo matrimonio con il mezzosoprano Maria Antonia Marchesini, detta La Lucchesina il 17 maggio 1738.[1]
Ritratto di Siegmund Streit, Berlino, Staatliche Museen
Da un viaggio a Parigi nel 1736 insieme al celebre cantante Farinelli conosce la pittura di François Lemoine e Boucher. Oltre a ciò è la relazione stilistica con i fiamminghi Theodor Van Thulden e Adriaen Van der Werff, da lui conosciuti probabilmente in Baviera.
Nel 1739 ritorna in Italia, forse a Napoli e certamente a Montecassino, nella cui Abbazia esistevano due sue tele, distrutte nella seconda guerra mondiale, lavorando fino al 1747 a Venezia per il commerciante berlinese Sigismund Streit, per la Casa Savoia e per chiese e palazzi veneziani e veneti.
Nel tardo 1747 lascia definitivamente l'Italia per stabilirsi a Madrid, chiamato da Ferdinando VI e da Maria Barbara di Braganza, probabilmente su suggerimento dell'amico Farinelli, quale pittore della corte e direttore dell'Accademia Reale di San Fernando, lavorando anche ad Aranjuez, a Segovia e per manifatture di arazzi.
Con l'opera dell'Amigoni la pittura arcadica europea raggiunge il suo apogeo: tanto nelle decorazioni che nelle sue tele mostra leggerezza e grazia, una luminosa eleganza di colori pastosi e freddi distesi a larghe pennellate. La sua chiarezza compositiva lo pone tra i più importanti rappresentanti della cultura pittorica arcadica e rococò.
Opere
Sei allegorie, affresco - Palazzo Reale, Aranjuez
Martirio di sant'Orsola - Chiesa di Sant'Orsola, Augusta
Sacra Famiglia - Neue Residenz, Bamberga
Il ritrovamento della coppa nella sacca di Beniamino; Giuseppe nel Palazzo del Faraone - Università, Barcellona
Sant'Anastasia (1726)[2], Pala - Monastero di Benediktbeuern
L'Immacolata, affresco - Monastero di Benediktbeuern
Susanna e i vecchioni - Staatliche Museen, Berlino
Betsabea al bagno - Staatliche Museen, Berlino
Il sacrificio d'Isacco - Staatliche Museen, Berlino
Lot e le figlie - Staatliche Museen, Berlino
Ritratto del commerciante Sigismund Streit (1739) - Staatliche Museen, Berlino
Ritratto di signora come Diana - Staatliche Museen, Berlino
Il giudizio di Salomone - Staatliche Museen, Berlino
Giacobbe e Rebecca alla fonte - Staatliche Museen, Berlino
Il ritrovamento di Mosè - Staatliche Museen, Berlino
La giovinezza di Bacco - Staatliche Museen, Berlino
Il sacrificio di Ifigenia - Museo di Brest
Ritratto di Farinelli - Museo nazionale d'arte rumeno, Bucarest
A. Longhi, Compendio delle vite de' pittori veneziani, Venezia, 1762,
A. M. Zanetti, Della pittura veneziana, Venezia, 1771
L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Bassano, 1789
G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona, 1929
G. Delogu, Pittori veneti minori del Settecento, Venezia, 1930
V. Moschini, La pittura italiana del Settecento, Firenze, 1931
G. Lorenzetti, La pittura italiana del Settecento, Novara 1942
G. Mazzotti, Le ville venete, Treviso, 1953
A. Griseri, L'ultimo tempo dell'Amigoni e il Nogari, in "Paragone", 9, 1960
R. Pallucchini, Un'opera sconosciuta dell'Amigoni del 1740, in "Arte veneta", 19, 1965
A. Rizzi, Storia dell'arte in Friuli. Il Settecento, Udine, 1967
G. Fiocco, I fiori di Jacopo Amigoni, in "Pantheon", 28, 1970
G. M. Pilo, Pietro della Vecchia e Jacopo Amigoni a Pordenone, in "Itinerari", 4, 1972
R. Favaro, L'arte dei pittori in Venezia e suoi statuti, Firenze, 1975
S. Androssov, Jacopo Amigoni e Antioch Kantemir: nuovi materiali per il soggiorno inglese del pittore, in "Paragone", 51, 2000
D. Succi, Jacopo Amigoni: due capolavori sul tema mitologico dell'amore, Pontedera, 2000
Le peintre de Venise. De Titien à Canaletto dans les collections italiennes, catalogo della mostra a cura di M. Vallès - Bled, Milano. 2000
Settecento: le siècle de Tiepolo. Peintures italiennes du XVIII siècle exposée dans les collections publiques françaises, catalogo della mostra di Lione e Lille, a cura di A. Brejon De Lavergnée, Parigi, 2000
M. Manfredi, Jacopo Amigoni (1682-1752) e l'iconografia dei 'putti giocosi': il dipinto con l'Allegoria della Musica e il suo pendant ritrovato, in "Arte|Documento", 20, 2004
M. Manfredi, Jacopo Amigoni: a Venetian painter in Georgian London, in "The Burlington Magazine", CXLVII, N. 1231, October 2005
M. Manfredi, New Light onAmigoni as Publisher and Printmaker, in "Print Quarterly", VOLUME XXXII (2015), number 2 (June 2015), pp.131–142
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии