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Italo Squitieri (Potenza, 10 febbraio 1907Cortina d'Ampezzo, 28 dicembre 1994) è stato un pittore italiano.


Biografia


Avviato dalla famiglia agli studi tecnici, si iscrisse alla facoltà di Ingegneria all'Università di Pavia, che abbandonò al secondo anno per dedicarsi alla pittura. Trasferitosi a Milano, si iscrisse all'Accademia di Brera.

Sono di questo periodo le prime mostre, che gli conferirono una certa notorietà fra i giovani artisti italiani. Fra il 1929 ed 1931 infatti fu primo classificato fra i giovanissimi alla Prima Mostra alla Permanente di Milano[non chiaro]; espose anche alla Mostra Sindacale a Napoli[quale?]. A Potenza allestì la sua prima personale, presso il Palazzo del Fascio.

La prima fase della sua produzione artistica risentì delle influenze impressioniste e futuriste. Nel 1931 venne chiamato dal fratello Aurelio presso l'Ambasciata italiana a Beirut. Fu l'inizio di una serie di viaggi e lavori del pittore in medio Oriente. Tornato a Roma nel 1936, stabilì il suo studio in via Margutta e venne in contatto con Mario Mafai, Mario Massa e Renato Angiolillo. Nel 1940 venne chiamato alle armi e la sua attività pittorica si interruppe quasi completamente.

Finita la guerra ritornò a Roma per poi trasferirsi a Cortina d'Ampezzo. Da lì cominciò ad esporre in diverse città europee: Parigi, Vienna, Zurigo e Monaco.

Il suo stile pittorico conobbe una drastica svolta a causa dell'interesse per la pittura di Mario Sironi, di cui fu allievo.

Di lui Indro Montanelli scrisse: «Italo Squitieri rimase molto sorpreso e un po' incredulo quando gli dissi che il giorno in cui mi si desse di reincarnarmi con diritto di scelta non chiederei a Dio di farmi Leonardo o Einstein, ma Squitieri. Eppure è così, è l'uomo che più invidio al mondo. Si guarda intorno contento e nei suoi occhi azzurri, di bambino, vedo riflesso il meglio di ciò che ci circonda, e solo il meglio.»[senza fonte]I conti con me stesso- Diari 1957/1978- pag.154


Produzione artistica


Significativi nella produzione pittorica di Squitieri sono i cicli Il potere, costituito da ventisei tele eseguite fra il 1973 e il 1979 come forma di rilessione sul concetto di potere nella decadenza morale della società contemporanea[non chiaro], e Petra, costituito da diciotto tele eseguite tra il 1979 e il 1985.


Esposizioni


Squitieri espose alla VII Quadriennale di Roma (1955-56)[1].


Opere in musei e collezioni


Opere di Squitieri sono conservate nei Musei civici di Padova[2], nel Museo d'arte moderna "Mario Rimoldi" di Cortina d'Ampezzo[3][4] e nella collezione d'arte della Banca Carime[5].


Note


  1. Italo Squitieri, su quadriennalediroma.org. URL consultato il 22 settembre 2014.
  2. Davide Banzato, Franca Pellegrini e Mari Pietrogiovanna (a cura di), Dipinti dell'Ottocento e del Novecento dei Musei civici di Padova, Il Poligrafo, 1999, p. 401, ISBN 8871151348.
  3. Elenco delle opere di Italo Squitieri, su regole.it. URL consultato il 22 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2012).
  4. Musei delle Regole, apertura fissata al 22, in Corriere delle Alpi, 18 dicembre 2004. URL consultato il 22 settembre 2014.
  5. Elenco opere, su carime.it. URL consultato il 22 settembre 2014.

Bibliografia


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