Era figlio di un maestro e di un disegnatore di cartoni per vetrate e per decorazioni su vetri, con il quale fece l'apprendistato.
Successivamente entrò nell'ambiente artistico e colto della sua città restando influenzato dapprima dagli studi su Tiziano, Raffaello e Michelangelo e successivamente dal Caravaggio.[1]
Paesaggio di Jan Both (Karlsruhe)
Nel 1634 fu allievo di Abraham Bloemaert, ancora ancorato ai classici, e ricevette l'influenza di Carel de Hooch, pittore paesaggista, prima di recarsi in Francia e in Italia, dove soggiornò nel biennio 1639-1640, assieme al fratello Andries, anche lui pittore. La sua permanenza romana gli consentì di affinare e stabilizzare il suo stile orientandolo verso una interpretazione idealizzata della natura, impreziosita dalle influenze di Claude Lorrain. I caratteri emergenti delle sue opere, assunsero quindi scene ad effetto, luminosità sfuocata, alonature e luci radiosi.[2]
Prima di lasciare la capitale romana, Both ebbe modo di conoscere i Bamboccianti.
Intorno al 1641, Both abbandonò Roma per indirizzarsi verso Venezia prima di ritornare a Utrecht, località nella quale ritrovò una atmosfera pittorica italianeggiante, grazie alla presenza di Cornelis van Poelenburch.[1]
Il fratello Andries morì durante una sosta a Venezia, a causa di una disgrazia.
Tra le sue opere risultarono numerosi i paesaggi, spesso romaneschi o comunque italianeggianti, completati da gruppi e figure che nel loro insieme formarono un componimento popolaresco e contadino innovativo rispetto al solito paesaggio mitologico e biblico.[2]
Nel corso della sua breve ma significativa carriera, Jan Both ha spesso collaborato con altri artisti. Oltre ai già menzionati Claude Lorrain e Cornelis van Poelenburch, si ricordano Jan Baptist Weenix, Pieter Jansz Saenredam e i tessitori Nicholas. La scelta dei soggetti e l'esemplarità della composizione nelle opere di Both sono stati ammirati da molti contemporanei e sono stati una delle principali fonti di ispirazione per la terza generazione di artisti olandesi influenzati dalla pittura italiana, tra i quali Willem de Heusch, Frederik de Moucheron, Nicolaes Berchem, Adam Pynacker e Aelbert Cuyp. Anche il suo stile di disegno è stato spesso imitato, in conformità all'originale, tra i quali, dal suo allievo Jan Hackaert.[1]
Negli anni sessanta del XX secolo, l'arte di Jan Both ed i suoi significati per la pittura paesaggistica olandese furono riscoperti, tra gli altri, da uno studio di M. R. Waddinghams.
Opere principali con galleria
Titolo
Data
Tipo
Località
Immagine
Paesaggio montano italiano con pastori a riposo
1634-1652
Pittura
Onbekend
Paesaggio italiano con mulo
1640-1652
Pittura
Rijksmuseum, Amsterdam
Paesaggio italiano con vista su un porto
1640-1652
Pittura
Rijksmuseum, Amsterdam
Paesaggio del sud con cavalieri e un carro trainato da buoi
1640-1652
Pittura
Rijksmuseum, Amsterdam
Paesaggio italiano
Circa 1645
Pittura
Mauritshuis, L'Aia
Paesaggio italiano
Circa 1645
Pittura
Mauritshuis, L?Aia
Paesaggio italiano alla sera
Circa 1645
Pittura
Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Sentiero di montagna
Circa 1645-1650
Pittura
Dulwich Picture Gallery, Londra
Paesaggio italiano con disegnatore
Circa 1650
Pittura
Rijksmuseum, Amsterdam
Note
le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p.376.
Jan Both, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 giugno 2018.
Bibliografia
(DE) H. Gerson, Kindlers Malereilexikon, 2003.
(DE) Wilhelm Schmidt, Both, Jan, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol.3, Lipsia, Duncker & Humblot, 1876, p.194.
(EN) Ludovica Trezzani, Jan Both, in Grove Dictionary of Art, Grove Art Online.
(EN) Andrés Ubeda de los Cobos, Paintings for the Planet King; Philip IV and the Buen Retiro Palace, Londra, 2005.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии