Jan Gabrielszoon Sonjé (Delft, 1625 – Rotterdam, settembre 1707) è stato un pittore olandese del secolo d'oro, specializzato in pittura paesaggistica.
Allievo di Adam Pynacker, divenne membro della Corporazione di San Luca di Delft nel 1646[1].
Nel 1654 lasciò la sua città natale per Rotterdam, dove rimase fino al 1665, anno in cui trasferì a Dordrecht. In seguito fece ritorno a Rotterdam, dove si associò alla locale Corporazione di San Luca, presiedendola nel 1678, 1686 e 1692[1].
Soggetti quasi esclusivi delle sue opere furono i paesaggi, spesso all'italiana, fluviali[1] o montuosi e boscosi e vasti[2], e le architetture[1]. Caratteristici del suo stile sono la luminosità dei cieli e del panorama e lo splendore argenteo delle nubi in contrasto con i mezzi e primi piani cupi, gli alberi ben distinti per tipo e le piccole figure e gli animali così ben rese da ricordare quelle di Karel Dujardin. Dipinse vedute del Reno nello stile di Herman Saftleven II, anche se caratterizzate da una cupa tonalità verde e una minor abilità di manipolazione[2]
Subirono l'influenza del suo stile Gerrit Maes e Pieter van Asch[1].
Morì, probabilmente a Rotterdam, nel settembre 1707.
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