Jan van Somer, o Jan van Sommer o Johannes van Somer o Johannes van Sommer (Amsterdam, 1645 – Amsterdam, dopo il 1699 e prima del 1720), è stato un pittore, disegnatore e incisore olandese del secolo d'oro.
Fratello di Paul van Somer II, ma non parente di Paul van Somer, pittore di corte di Giacomo I, è presumibilmente un parente di Jean Sommer, vista la sua presenza a Parigi intorno all'anno 1655, oppure è la stessa persona e la sua data di nascita è sbagliata[1]. Risulta infatti che Jean Sommer fosse testimone al matrimonio di Karel Dujardin nel 1649 a Parigi[2]. È probabilmente qui che quest'artista apprese la tecnica della maniera nera[3].
Dal 1668 al 1670 operò a Heidelberg[1]. Nel 1671 ritornò ad Amsterdam, dove rimase fino al 1699[1], tranne un periodo in Inghilterra, dove ripararono parecchi artisti durante la guerra con la Francia del 1672[3].
Si specializzò in pittura ritrattistica[1] e, come incisore, utilizzò principalmente la tecnica della maniera nera[4][5]. Di lui restano soprattutto le incisioni, tra cui il Ritratto di Ferdinando Massimiliano del 1688[5], il Ritratto dell'ammiraglio Michiel Adriantsz. de Ruyter e il suo autoritratto[6], mentre i dipinti sono rari[5]. Ad Amsterdam fu infatti tra i principali produttori di incisioni assieme ad Abraham Bloteling e Jan Verkolje[7].
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