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Leonardo Ricci (Roma, 8 giugno 1918Venezia, 29 settembre 1994) è stato un architetto italiano.

Il Palazzo di Giustizia di Savona
Il Palazzo di Giustizia di Savona

Biografia


Nato l'8 giugno 1918 a Roma, o secondo altre fonti a Firenze,[1][2][3] consegue la maturità classica nel 1936, presso il Liceo Michelangelo di Firenze, e quindi si iscrive alla facoltà di Architettura della stessa città, dove si laurea nel 1941. Dopo averlo avuto come allievo, Giovanni Michelucci, lo assume come proprio assistente. Rimane nello Studio Michelucci fino al 1946.

Oltre che esercitare la professione di architetto diviene anche docente di Composizione architettonica insegnando anche negli Stati Uniti. Viene premiato con la Medaglia d'oro alla Triennale di Milano del 1957.


Architettura


Leonardo Ricci aspira a rendere l'uomo il protagonista della sua architettura: egli sostiene, infatti, che la "prima vera operazione architettonica non è prendere un pezzo di carta e disegnare forme e schemi distributivi. È immaginare nello spazio il movimento di coloro che lo abiteranno."[4]

Edificio La Torre del complesso di Sorgane
Edificio La Torre del complesso di Sorgane

In questo senso, egli rifiuta le regole precostituite dell'architettura antica, bensì cerca di scardinare la visione tradizionale dell'architettura, creando spazi in grado di stimolare nuovi rapporti sociali all'interno della società.

Per questo contesta l'opera di Le Corbusier, definendo l'Unité d'Habitation una sorta di albergo, un contenitore che non si pone il problema dell'abitare.[5] Ricci invece predilige un'architettura tesa a valorizzare i rapporti della comunità e il rapporto col paesaggio; a tal fine, nei suoi progetti, egli adotta tipologie conventuali, strutture collegate tra loro tramite percorsi e passaggi attrezzati, così da favorire le relazioni tra le parti e quelle sociali.


Vita privata


È il padre della scenografa Elena Ricci Poccetto e nonno dell'attrice Elena Sofia Ricci.[6]


Opere



Archivio


Il Fondo Leonardo Ricci, conservato nella casa fiorentina dell'architetto, è stato catalogato dalla sua allieva Corinna Vasić Vatovec.[8] Consiste in 3 serie, con 15 cartelle, 6 album e 60 rotoli. Altri documenti furono da lui donati al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università degli Studi di Parma. Documentazione completa dei sei edifici di Sorgane (Firenze) è all'Archivio delle Case Popolari di Firenze Iacp/Ater, ora Casa Spa.[9][10]


Note


  1. Treccani Online
  2. Aa.VV., La Biennale di Venezia, Volume 38, pagina 221, Venezia 1978
  3. Maria Antonietta Crippa, Corrado Gavinelli, Mirella Loik, Architettura del XX secolo, p. 386, Editoriale Jaca Book, Milano 1993
  4. L. Ricci, Uno spazio per nuovi segnali, in A. Nardi (a cura di), Leonardo Ricci - testi opere, sette progetti recenti di Leonardo Ricci, Italia Grafiche, 1984.
  5. F. Rossi Prodi, Carattere dell'architettura toscana, Roma 2003, p. 19.
  6. Addio a Elena Ricci Poccetto, su cinematografo.it. URL consultato il 24 luglio 2018.
  7. A. Pedalino, Il restauro del Tempio Valdese di Pachino di Leonardo Ricci, in E. Palazzotto (a cura di), Il restauro del moderno in Italia e in Europa, Franco Angeli, Milano 2011, pp. 259-264.
  8. Vatovec.
  9. Guida agli archivi, pp. 312-317.
  10. Leonardo Ricci, su SIUSA Sistema informativo degli archivi di Stato. URL consultato il 18 marzo 2018.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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