Figlio di Abbondio Chialiva e di Luigia Tosi, si diplomò in architettura al Politecnico federale di Zurigo nel 1861. Negli anni successivi frequentò studi di famosi architetti a Zurigo, Ginevra e Milano, dove si iscrisse anche all'Accademia di belle arti di Brera, specializzandosi nella pittura di paesaggi con animali.
Nel 1869 vinse il premio Mylius dell'Accademia di Brera. Si trasferì dapprima in Lussemburgo, poi nel 1874 si stabilì a Écouen e dopo il 1880 a Parigi. Qui ebbe come allievo François Guiguet (1860 - 1937) pittore intimista originario del Delfinato.
Il Museo Cantonale d'Arte di Lugano espone una sua opera.[2]
Alcune opere
Il mercato delle erbe in Piazza Castello in Milano
La chiesa di San Marco in Milano all'ora del tramonto
Giovanni Anzani, Luigi Chialiva (1842-1914): tra pittura di paese e pittura animalista, catalogo della mostra alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, Skira, Ginevra 2003.
Alessandra Buoso, Luigi Chialiva, in Costanza Roggero Bardelli, Sandra Poletto (a cura di), Le Residenze Sabaude. Dizionario dei personaggi, Torino 2008.
Beatrice Bolandrini, Artisti della "val di Lugano" a Torino. Un primo repertorio dei ticinesi nell'Ottocento, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Torino nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, «Arte&Storia», anno 11, numero 52, ottobre 2011, Edizioni Ticino Management, Lugano 2011.
Pietro Montorfani, Abbondio Chialiva. Vita e processi di un esule piemontese a Lugano, Pagine storiche luganesi, Lugano 2016.
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