Con il nome Maestro di San Gaggio viene indicato un anonimo pittore attivo nel terzo quarto del Duecento fino agli inizi del Trecento. Prende il nome da una tavola proveniente dalla chiesa di San Gaggio, ora conservata nell'Accademia di Firenze. Il Longhi ha ricostruito una serie di opere che qualificano il loro autore come una delle personalità più vive del panorama fiorentino contemporaneo a Giotto. Il maestro si formò nell'ambito del Maestro della Maddalena, come è testimoniato dal dossale ora conservato a San Diego, per poi seguire i nuovi orientamenti di Cimabue, con nuove innovazioni sia formali che illustrative, come testimoniato dalle tavole ora a Berlino ed il dossale del Bode Museum di Berlino.
Madonna con Bambino con ai lati San Giovanni e l'Arcangelo Michele e Padre Eterno sovrastante.Santi della Tebaide al centro; Scene della Passione di Cristo ai lati - National Gallery of Scotland, Edimburgo.
È stata proposta l'identificazione con il pittore Grifo di Tancredi, documentato nel 1295 a Firenze, dal momento che in un'opera a lui attribuita della collezione Crawford, ora alle National Gallery of Scotland di Edimburgo, si leggono alcune lettere che sembrerebbero corrispondere alle iniziali di questo nome.
Bibliografia
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol.1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNIT\ICCU\CFI\0114992.
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