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Mario Ramadori, noto anche con gli pseudonimi IRODAMAR, IRO DAMAR, RAMA, LORI e Brjcocôličh (Roma, 6 marzo 1935Roma, 15 ottobre 1998), è stato un ecologo e pittore italiano, noto per aver trattato nei suoi dipinti tematiche ecologiche e sociali.


Biografia


Mario Ramadori nacque a Roma il 6 marzo 1935, primogenito di Giuseppe e di Natalina Lori, figlia dello scalpellino Augusto, agli inizi del secolo attivo a Roma in importanti campagne decorative. Mario ha trascorso la prima parte della vita al Pigneto (abitava in via Romanello da Forlì 34).

Dopo gli studi di grafica pubblicitaria, si è dedicato alla pittura da cavalletto, aderendo alla Metafisica.

Dopo il trasferimento al Tuscolano-Cinecittà, intorno al 1970, aveva un linguaggio pittorico personale, dalla componente espressiva, a cui si sarebbe associata quella simbolica. Sensibile alle problematiche artistiche, ecologiche e sociali dell'epoca, nei suoi dipinti l'artista ha affrontato con un linguaggio pittorico semplice e immediato, dal grande impatto emotivo, questioni relative all'uomo moderno che vive nella società consumistica. In quegli anni l'artista è stato particolarmente attivo in attività espositive, in prevalenza a Roma e in Abruzzo, all'interno di mostre e concorsi, e si è inserito nel dibattito del tempo sulla funzione dell'arte e sul rapporto tra arte e periferia.

Intorno al 1978 l'artista ha realizzato una pittura caratterizzata da un tratto più sottile e tonalità fredde, con le rappresentazioni di scarti industriali. Dallo stesso periodo ha sperimentato delle esperienze associative per la promozione dell'arte e degli artisti, come l'U.L.A. - Unione Liberi Artisti, a cui seguono i L.A.R. - Liberi Artisti Riuniti - e Acropoli - Associazione Culturale Romana Polivalente.


Fortuna critica


Quando era in vita, hanno scritto sull'artista: Eolo Costi [1], Rodolfo Zito [2], Ennio Calabria [3], Roca [4], Anna Leggeri, Salvatore Cucchia, Paolo Pugliesi, Giuseppe Pinna e Serena Ferrari. Tali testi critici rispecchiano specifici periodi della produzione pittorica dell'artista.

L'attività di Mario Ramadori è stata ricostruita, su base documentaria e stilistica, dalla storica dell'arte Michela Ramadori.


Note


  1. Eolo Costi, Importante e qualificata partecipazione al IV Premio Sulmona delle Arti. Su 170 artisti emergono: Russo, Cucchia, Sernia, Di Vincenzo, Munzi e Ramadori, in Socialismo europeo, II, 14-15, 15 ottobre 1977, p. 3.
  2. Rodolfo Zito, Mario Ramadori in Catalogo nazionale degli artisti. Repertorio n. 1, a cura di Elio Mercuri, Roma, Editrice del Carretto, 1977, p. 277.
  3. Ula unione liberi artisti, a cura di Rainero Schembri, Michele Cennamo, Gianna Volpi, Rosario Norma, Ennio Calabria, Roma, Le arti grafiche, 1978.
  4. Roca, Mario Ramadori, in Il Corriere Laziale, 14 aprile 1981, p. 14.

Bibliografia


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