Mariotto di Nardo (1365 circa – 1424) è stato un pittore italiano.
Biografia
I primi documenti che riguardano Mariotto di Nardo di Cione, probabilmente figlio del pittore trecentesco Nardo di Cione e dunque nipote di Andrea Orcagna, risalgono al 1389 (iscrizione all'arte dei medici e degli speziali), ma i primi dipinti a lui riferibili su base stilistica possono porsi all'inizio del nono decennio del secolo, per cui si può ragionevolmente ritenere che egli sia nato tra il 1360 e il 1365. Nel 1400 vi è notizia di un suo viaggio a Pesaro e nel 1411 è documentata la sua presenza a Perugia. Morì a Firenze intorno al 1424.
Vita e opere
Mariotto si forma negli ambienti tardo-gotici fiorentini, non solo pittorici (Jacopo di Cione, Niccolò di Pietro Gerini) ma anche scultorei, come dimostra il rilievo plastico che egli riesce a conferire alle sue opere, tra cui si citano: una plastica e luminosa Incoronazione della Vergine nel Fitzwilliam Museum di Cambridge, di pregevolissima fattura, dove M. imposta quella composizione per masse dilatate e come appesantite verso il basso che ne caratterizzerà l'intera produzione; un solenne Cristo in Maestà del Narodowe Muzeum di Cracovia; la Pala con Madonna in trono e Santi di S. Margherita a Tosina a Borselli, del 1388; la maestosa Madonna in trono, Santi e angeli in S. Donnino a Villamagna nei pressi di Bagno a Ripoli, del 1394-1395; una Madonna in trono e Santi della Galleria dell'Accademia di Firenze, forse l'opera dove Mariotto più si avvicina alle cadenze del Gotico Internazionale. La fama dell'artista è ormai tale che egli riceve delle commissioni perfino dalla lontana Corsica, mentre nel 1400 si reca a Pesaro presso Pandolfo Malatesta su segnalazione del governo fiorentino: qui esegue una Madonna in trono con angeli e Santi, una delle sue opere meglio riuscite. Del 1408 è Il grande polittico raffigurante l'lncoronazione dellaVergine tra i SS. Lorenzo, Stefano, Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, un tempo nella Pieve di Santo Stefano in Pane di Firenze ed ora disperso in varie collezioni. L'ultimo suo capolavoro, del 1424, è il Polittico con Madonna in trono, Bambino, sei angeli e Santi, già nella collezione Serristori a Firenze e ora di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato (esposto nel Museo di Palazzo Pretorio, Prato).
Opere
Affreschi nella farmacia di Santa Maria Novella
Pala d'altare (1394-1395) conservata nella chiesa di San Donnino a Villamagna.
Il Giardino d'Amore, conservata in Liechtenstein,
La Vergine in gloria con gli Apostoli
La Vergine con il Bambino e quattro santi e angeli e tre angeli musicanti
Pentecoste
Madonna in trono col Bambino e due donatori (1404) e L'Ascensione di Cristo (1405-1410), Museo del tesoro della Basilica di San Francesco in Assisi (F. M. Perkins collection)[1]
San Giovanni Battista e San Giovanni evangelista (1408), conservata presso il Getty Museum
San Lorenzo e Santo Stefano (1408), Museo Getty
San Francesco riceve le stimmate, Metropolitan Museum of Art, New York
Dottori della Chiesa (1404), Museo dell'Opera del Duomo, Firenze.
La leggenda di Santo Stefano (1408), predella conservata presso il Museo Nazionale di Arte occidentale (NMWA), Tokyo.
Annunciazione (1400-1410), conservata presso il Museo Hermitage, San Pietroburgo, Russia.
San Bartolomeo e S. Antonio Abate (1408), Minneapolis Institute of Arts, Minneapolis.
Madonna con Bambino in gloria, (1410-1420) Galleria Nazionale dell'Umbria, Perugia.
Trittico dei Libri, Pinacoteca Nazionale di Sassari, Sassari.
Madonna in trono, Bambino, sei angeli e Santi (Polittico Serristori, 1424), Museo di Palazzo Pretorio, Prato.
Scene della vita di Gesù Cristo:
Noli me tangere
Ascensione
Risurrezione
Crocifissione
Natività
Pietà
Flagellazione
Deposizione
Ultima cena,
La Passione, una serie di piccoli pannelli conservati tra vari musei quali Museo di Nantes, Princeton, New Brunswick, Fondazione Longhi (Firenze) e varie collezioni.
Note
Federico Zeri, La Collezione Federico Mason Perkins, Assisi, Casa Editrice Francescana, 1988, pp.26-29.
Bibliografia
Vite dei più eccellenti pittori, scultori, e architettori di Giorgio Vasari, 1550
Gentile da Fabriano , di Andrea De Marchi, 1998
Sonia Chiodo, Mariotto di Nardo: note per un <<egregio piittore>>,in "Arte Cristiana" 88, 2000
Sergio Rossi, I pittori fiorentini del Quattrocento e le loro botteghe. Da Lorenzo Monaco a Paolo Uccello, Todi, Tau editrice , 2012.. ISBN 978-88-6244-169-8
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