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Michele Tripisciano (Caltanissetta, 13 luglio 1860 – Caltanissetta, 21 settembre 1913) è stato uno scultore italiano.

Michele Tripisciano
Michele Tripisciano

Fu un testimone ed interprete di una cultura artistica che trova nel rispetto della classicità la sua connotazione principale.


Biografia


Busto dello scultore Enrico Quattrini dedicato a Michele Tripisciano
Busto dello scultore Enrico Quattrini dedicato a Michele Tripisciano
Casa natale in via Ciantro Marrocco
Casa natale in via Ciantro Marrocco

Terzogenito, dopo Maria e Benedetto e prima di Giuseppe, figlio di Ferdinando Tripisciano (1827 - 1904) di professione quartararo (vasaio), e di Calogera Falci[1], nacque nell'antico quartiere della Saccarella a Caltanissetta. Sin da piccolo ebbe dimestichezza con le argille con le quali creava bozzetti vari. Cosa questa che fu notata dal barone e suo mecenate Guglielmo Luigi Lanzirotti e dell'onorevole Pugliese. Questi lo indussero nel 1873 a studiare a Roma presso l'Ospizio San Michele dove fu allievo del prof. di disegno figurato Alessandro Coccanini, del prof. di prospettiva Enrico Becchetti, del prof. di architettura Pietro Benedetti e del prof. Coccurri di ornato.

Successivamente operò dal 1880 al 1888 nella famosa scuola-bottega dello scultore Francesco Fabi Altini, dove imparò che «la scultura deve vivere» nel rispetto della forma accademica.

Nel 1884 realizza la sua prima opera premiata: "Mario sulle rovine di Cartagine", per il concorso dell'Accademia nazionale di San Luca, dove conquista la medaglia d'argento.

Nel 1888, ormai maturo e consapevole dei suoi mezzi, lascia lo studio dello scultore Fabio Altini e prende uno studio proprio in via Aureliana a Roma. Successivamente si sposa con Edvige Carli dalla quale avrà un figlio: Ferdinando.

Il Tripisciano rimase a Roma per più di ventennio partecipando attivamente alla vita artistica della capitale e conoscendo giornalisti, poeti ed artisti; pur mantenendo forte il legame con la città natale, anche per la presenza dei genitori e della sorella che tornava ogni estate a visitare.

Le sue capacità tecniche e la sua adesione a modelli formali classici gli consentirono di ottenere importanti commesse di opere pubbliche commemorative in varie parti di Italia, infatti tutta la sua produzione è grandemente celebrativa. Dopo il successo dell'inaugurazione del Monumento a Giuseppe Gioachino Belli, inaugurazione avvenuta il 4 maggio 1913 e realizzata in tempi molto stretti e per questo fisicamente provato, il Tripisciano decise di ritornare a Caltanissetta per un necessario riposo.

«Che il tuo genio nel marmo hai così impresso
Che pur mirando ad eternare il Belli,
Sei riuscito a immortalar te stesso!»

(Cav. Avv. Giuseppe Geraci "Lazio ieri e oggi”, fascicolo XXV -1989.[2])

Qui, a seguito di un'improvvisa infezione polmonare, morì il mattino del 21 settembre 1913 a soli 53 anni, nella sua casa natale di via Ciantro Marrocco, 32.[3] Venne sepolto il martedì 23 settembre alle ore 10.00 nella Cappella dei Lanzirotti.

Lasciò in testamento tutte le opere e i bozzetti in gesso (gipsoteca) del suo studio alla città di Caltanissetta. Questa solamente dopo il 2010 crea un museo a lui dedicato oggi aperto al pubblico. Egli donò, anche, la sua intera raccolta di libri alla biblioteca Scarabelli. Inoltre, secondo le cronache, memore dell'episodio di cecità temporanea, subita in giovane età, donò diecimila lire dell'epoca per la sezione oculistica dell'ospedale civile nisseno.

Inoltre, lasciò un fondo di 6.000 lire per la erezione di un busto ad opera di un suo amico Enrico Quattrini con la sua effigie; busto che verrà eretto nel 1922 nella piazza a lui dedicata.


Commemorazioni


Nel 1922 venne intitolata in città lungo la via Vittorio Emanuele II una piazza (piazzetta Tripisciano) a suo nome, insieme alla messa in posa di un busto ad opera dello scultore Enrico Quattrini.

Il 21 settembre 2013, per i cento anni della morte, la città di Caltanissetta ha ospitato diverse manifestazioni commemorative alla memoria dell'illustre concittadino scomparso cento anni prima;[4][5] tra queste, in occasione della "Notte di Cultura", è stato presentato il numero 12 della rivista Archivio Nisseno[6] edita dalla Società Nissena di Storia Patria che ospita 150 pagine interamente dedicate all'artista.

Inoltre, la stessa mattina in coincidenza dei cento anni esatti della morte, alla presenza dei parenti dell'artista, delle autorità e del Vescovo, viene benedetta ed inaugurata la tomba monumentale dedicata allo scultore nisseno.[7] L'unica erede vivente dello scultore: Lucia Politi Tripisciano critica l'idea di spostare le spoglie mortali del nonno da sempre tumulate nella tomba della famiglia del Barone Lanzirotti che fu il suo mecenate e benefattore.[8]

In data 11 ottobre 2013 nei locali del museo Tripisciano viene inaugurata la mostra: "I disegni di Tripisciano", mostra di disegni e pitture inedite dell'artista. Questi disegni e pitture sono conservati presso collezioni private e sono state eccezionalmente esposte, insieme alle opere in gesso e in marmo conservate nello stesso museo nisseno, in occasione della commemorazione del centenario della scomparsa dell'artista.[9]


Opere


Tecnicamente molto capace con la creta, il gesso, il marmo e il bronzo: aderisce ai moduli formali di un classicismo ideale, con una cura per la una compostezza formale dei soggetti rappresentati, e per il sempre attento rapporto per il pieno e il vuoto. Rientrando a pieno titolo per questo in un conformismo accademico orientato ad un neoclassicismo ideale.

Tra i primi riconoscimenti ricevuti vinse i concorsi per il conferimento della pensione artistica del «Lascito Stanzani», per l'esecuzione del busto di Pasquale Mancini, collocato nella Camera dei deputati.

Nel 1884 ottenne con l'opera Caio Mario sulle rovine di Cartagine la medaglia d'argento dell'Accademia di San Luca.[10] Nella Esposizione delle Belle Arti negli Stati Uniti di America (1890) ottenne il primo premio col bozzetto di Cristoforo Colombo.

Nel 1900 fu insignito dal re Umberto I di Savoia della croce di cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia e nel 1912 da Vittorio Emanuele III dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.


Opere nissene


Molta della produzione del Tripisciano è presente a Caltanissetta, sua città natale, presso la gipsoteca di Palazzo Moncada dove è ospitato il costruendo Museo Tripisciano. In questo museo sono conservate, ed in parte esposte, la gran parte delle opere in gesso prodotte come studio e come bozzetti preparatori per le opere poi realizzate dall'artista sia in bronzo che in marmo. Queste sono le opere presenti in punto di morte dell'artista, nel suo studio di Via Aureliana a Roma, e donate per volontà testamentaria interamente alla città natale.

La mostra permanente delle sue opere è parzialmente visibile presso le quattro sale espositive del palazzo Moncada in Largo Paolo Barile.

Secondo diversi studiosi, questa collezione di bozzetti rappresenta una "rarità", per la possibilità unica di studiare il percorso preparatorio dell'artista nel realizzare le sue opere. Grazie a questi gessi preparatori ricerche future consentiranno di comprendere meglio il ruolo avuto nella storia dell'arte da Tripisciano; soprattutto in riferimento all'epoca storica in cui visse, compresa tra l'unità d'Italia e la prima guerra mondiale.

Altre opere presenti in città sono le statue e i busti in marmo o bronzo commissionata all'artista dalle amministrazioni o dei privati.

Opere nissene del Tripisciano
FotoOperaAnnoMaterialeNote descrittive
Busto del Petrarca1875GessoOpera giovanile successivamente dipinta da mano ignota, oggi visibile degli uffici del Palazzo della Provincia a Caltanissetta.
Busto di Cesare Ottaviano Augusto, copia di un “originale antico”1883GessoÈ il primo busto di marmo fino ad oggi documentato, realizzato nel 1883 nello studio romano di Fabio Altini frequentato dal 1880 al 1885 dopo aver conseguito gli studi presso l’Ospizio romano di San Michele a Ripa.
L'angelo della Tomba Testasecca di Caltanissetta1886GessoOpera creata in preparazione della statua per la tomba di famiglia dei Testasecca. Essa posta in alto si mostra con lo sguardo rivolto verso il basso, come per accogliere i visitatori. Sul capo, un'aureola decorata e con una tunica lunga sino ai piedi.
Quei tempi non tornano più1883TerracottaOpera in terracotta di cm 31 x 50 creata a Roma il 18 luglio 1883, oggi conservata nel Palazzo della Provincia di Caltanissetta. Essa mostra le fattezze di un vecchio di 75 anni il cui volto mostra nostalgia, nel ricordo di tempi che furono, con le sopracciglia sollevate, gli occhi aperti e la bocca che sembra sospirare.
Busto di Vitt. Emanuele II1891MarmoBusto di Vittorio Emanuele II di Savoia in alta uniforme, è un'opera che a pieno titolo rientra tra i ritratti storico-realistici più importanti della sua carriera, oggi è visibile nella villa Amedeo a Caltanissetta. Foto storica del busto nella Villa Amedeo.
Busto del Barone Lanzirotti1901GessoBusto in gesso del 1901 del Barone Guglielmo Luigi Lanzirotti esposto presso la Camera di Commercio di Caltanissetta.
Altorielievo di Padre Nicola Sciales1903MarmoPadre Nicola Sciales della Congregazione Olivetana illuminato rettore della Chiesa di Sant'Agata al Collegio posto nella navata centrale destra della stessa chiesa.
Crocifisso di S Lucia1903BronzoCrocifisso donato da Michele Tripisciano alla Chiesa di Santa Lucia, santa cui era devoto, per disposizione testamentaria.
Fontana del Tritone1955BronzoLa fontana fu inaugurata il 15 dicembre 1956 e rappresenta un cavallo marino, imbizzarrito per la presenza di due mostri marini, trattenuto da un Tritone. I mostri sono opera dello scultore palermitano Giovanni Rosone.
Fontana del Tritone1955BronzoIn primo piano gruppo scultoreo in bronzo del gruppo mitologico del cavallo marino imbizzarrito, trattenuto da un tritone, perché insidiato da due mostri marini alati.

Il monumento fu inaugurato il 15 dicembre 1956, esso venne realizzato dal Tripisciano prima in gesso, come prototipo per il marmo della fontana del Tritone del comune di Marino nel 1889.
Il gesso fu conservato fino al 1955, presso l'androne del Palazzo del Carmine a Caltanissetta, fino a quando l'architetto nisseno Gaetano Averna lo utilizzò, distruggendolo, come calco per una copia in bronzo. Questa copia in bronzo è oggi nella fontana di piazza Garibaldi insieme ai due mostri marini anch'essi in bronzo, in sostituzione ad un vecchio lampione in ferro a cinque luci ottocentesco.

Fontana del Tritone1955Bronzo
Statua di Umberto I1911BronzoMostra il re di Italia Umberto I, in alta uniforme. Essa è sita, nell'omonima via cittadina, su un alto basamento che da monumentalità all'opera posta in situ nel 1922; la statua è in bronzo ed è un esempio di opera storica realizzata in chiave realistica.
Statua di Umberto I1922Caltanissetta
Ritratto dello Scarabelli1882Grafite
su carta
Ritratto a grafite su carta di cm 50 x 70 del 1882 del filologo e mecenate Luciano Scarabelli custodito nella pinacoteca della Biblioteca Scarabelli di Caltanissetta.

«Lo studioso critico d’arte Gino Cannici ritiene che Tripisciano abbia ricreato di Scarabelli un’immagine molto vivida con una tecnica sicura nei morbidi effetti chiaroscurali che sovrastano il modello fotografico a cui il ritratto s’ispira.»

(A. Vitellaro[11])
Bambino sdraiato1913MarmoUltima opera dell'artista custodita nel Palazzo della Provincia di Caltanissetta; l'attribuzione all'artista è incerta forse l'opera secondo alcuni è da attribuire al Frattalone. Essa mostra un bambino di otto anni semi sdraiato che gioca con delle pietre.[12]

Altre opere nissene

Lo stesso argomento in dettaglio: Museo Tripisciano.

Altre opere dell'autore presenti nella città di Caltanissetta sono tutte conservate nel Museo Tripisciano di Palazzo Moncada, tranne alcune, di seguito elencate, presenti in alcuni edifici pubblici o nel cimitero monumentale cittadino:[13]


Opere romane


La notorietà raggiunta dall'artista fece sì che ebbe molti committenti romani tanto che oggi la città di Roma è ricca di opere del Tripisciano:[14]

Opere romane del Tripisciano
FotoOperaAnnoLuogoNote descrittive
Monumento a Giuseppe Gioachino Belli1913RomaL'opera monumentale più famosa dell'autore: il Monumento a Gioacchino Belli è nella piazza a lui dedicata a Roma. Ultima opera dell'artista nisseno (1913), testimonia la maturità ormai compiuta dell'artista

«si allontana dalla sua retorica celebrativa, nel quale compaiono interessi verso un certo naturalismo, soprattutto negli altorilievi del basamento e nei bassorilievi nei quali si legge il riferimento alle incisioni popolari del Pinelli.»

(Franco Spena[15])
Paolo1898RomaPaolo statua in marmo per il palazzo di Giustizia di Roma.
Ortensio1898RomaOrtensio statua in marmo per il palazzo di Giustizia di Roma.
12 medaglioni degli apostoli1902RomaDodici medaglioni con gli Apostoli per la chiesa di San Gioacchino a Roma; 1902.
San Giuseppe1904RomaPer la chiesa di San Gioacchino fu eseguita la scultura di San Giuseppe, collocata nella cappella del Belgio.
Sacro Cuore1904RomaPer la chiesa di San Gioacchino fu eseguita la scultura del Sacro Cuore, collocata nella cappella della Francia.
La Sicilia1909RomaLa Sicilia, altorilievo sull'Altare della Patria a Roma.
Battesimo di Gesù1912RomaBattesimo di Gesù, bassorilievo in marmo presso la chiesa di Sant'Andrea della Valle; 1912.
Monumento sepolcrale ai coniugi Nardi ?Roma
Crocifisso (bronzo) ?RomaCappella gentilizia Borrelli nel Cimitero del Verano.
Busto di Pasquale Stanislao Mancini1889RomaCamera dei Deputati.
Busto del Pittore Podesti1890RomaAccademia S. Luca; Circolo Artistico.
Bassorilievi al Caffè Aragno1894Roma
Monumento alla Famiglia Visocchi ?Roma
Supporti del Palco Reale al Teatro Argentina ?Roma
Lapide in onore degli ufficiali medici morti in guerra1900RomaOspedale del Celio
Ricordo in bronzo dei telegrafisti1901RomaPantheon.
Immacolata1902RomaNella Cappella degli U. S. A. in S. Gioacchino.
Dodici Angeli e stucchi1905RomaS. Andrea della Valle
Busto dell'incisore Paolo Mercuri1909RomaPincio
Busto di Carlo Mayr1911RomaGianicolo
L'Adriatico (Fontana)1911RomaForo delle Regioni (Fontana ora distrutta).
Figure decorative ?RomaAula Massima di Cassazione.
Monumento al Card. Martinelli ?RomaChiesa di S. Agostino.
Fontana Monumentale ?RomaPalazzo Torlonia
Addolorata ?RomaCappella Gentilizia Borrelli.
Crocifisso ?RomaCappella Gentilizia Borrelli.
Monumento sepolcrale ai coniugi Nardi ?Roma
Monumento agli Artiglieri caduti nelle battaglie d'Africa ?Roma
Architrave ?RomaPalazzo di Giustizia.
Umberto I e Margherita di Savoia ?RomaPalazzo del Quirinale.

Altre opere


Altre opere dell'artista che si trovano in città diverse da Roma, dove visse lungamente, e Caltanissetta, dove nacque e morì, sono:

Altre opere del Tripisciano
FotoOperaAnnoLuogoNote descrittive
Fontana del Nettuno1889MarinoLa fontana, collocata al centro di piazza San Barnaba davanti alla facciata della basilica di San Barnaba, consiste in una vasca ellittica[123] di travertino con due fontanelle laterali ed al centro un pregevole gruppo scultoreo in marmo bianco del Nettuno con Tritone. La fontana venne commissionata dal Comune nel 1889 allo scultore Michele Tripisciano.[16]
Autoritratto a 17 anni1877Manduria (TA)Autoritratto giovanile (Grafite su carta), creato durante il suo soggiorno al San Michele a Ripa soli 17 anni, si evincono le grandi qualità tecniche dell'artista nisseno.
Autoritratto1888Manduria (TA)Autoritratto giovanile (Grafite su carta), foglio di proprietà degli eredi a Manduria in provincia di Taranto.
Busto della madre Calogera Falci1911Manduria (TA)Emotivamente coinvolgente per l'autore, il ritratto in terracotta della madre mostra una donna anziana dignitosissima, l'opera mostra di essere lavorata di getto per la presenza dell'abito non finito. L'opera è di proprietà degli eredi Tripisciano.
W. E. Gladstone1895RecanatiPinacoteca
L'Avaro1913Manduria (TA)Proprietà eredi Tripisciano
Sei altorilievi e quattro figure ?WindsorPosto nella Cattedrale
Cavallo di marmo ?RecanatiGalleria del palazzo podestarile “Giacomo Leopardi".
Statue sacre ?New YorkIn varie chiese.
Statue sacre?Buenos AiresChiesa San Paolo.
Galatea1880LondraFigura mitologica protettrice dei marinai, è visibile a Londra ed è firmata: F.sco Fabi Altini scolpì.
Archimede1889Siracusa
Fontana del Sedio1888Carpineto
Fontana di Piazza Margherita1888Carpineto
Fontana Monumentale di Marino1890Marino
Monumento a Carlo Papa1891Modica
Monumento sepolcrale alla Famiglia Saya ?PalermoCimitero di Sant'Orsola.
Gruppo marmoreo della Beata Biliart1906Liverpool e Namur
Madonna col Bambino1909MilanoNella Chiesa del Corpus Domini.
Monumento a Rainieri Carlo Molteni1910MilanoNella Chiesa del Corpus Domini.
Monumento funebre al chirurgo Lamberti Rossi1913TerracinaCimitero.
Monumento al Parroco Federico Fiandaca ?Santa Caterina VillarmosaNella Madrice.
Monumento alla Famiglia Bisocchi ?Atina (Frosinone)Nel cimitero.
Bagnante in bronzo argentato per il Principe Said ?Cairo
Madonna col Bambino ?ParigiNella cattedrale di Notre Dame.
Monumento a Marco Minghetti ? ?Bozzetto
Monumento a Garibaldi ? ?Bozzetto
Monumento a Benedetto Brin ? ?Bozzetto

Onorificenze


Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro

A Roma nel quartiere: Casetta Mattei, gli è stata intitolata una via cittadina.


Note


  1. Albero Genealogico Tripisciano, su familysearch.org.
  2. Salvatore Lo Leggio: Belli, Tripisciano e il cavaliere (di Leonardo Sciascia), su salvatoreloleggio.blogspot.com. URL consultato il 4 maggio 2011.
  3. Angelo Sole, Caltanissetta, la casa di Michele Tripisciano: rudere abbandonato, la denuncia di un nisseno | i, su ilfattonisseno.it, l Fatto Nisseno - Caltanissetta notizie.
  4. Opere realizzate per Tripisciano in mostra oggi in Corso Umberto - Il giornale online de La Sicilia, su giornaleonline.lasicilia.it, La Sicilia, 22 settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013.
  5. Michele Tripisciano: un grande artista nisseno, a cento anni dalla sua morte., su ilfattonisseno.it, 013 il Fatto Nisseno, 18 settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013.
  6. Archivio Nisseno n°12 - Società Nissena di Storia Patria - Caltanissetta, su storiapatriacaltanissetta.it, presentazione del numero 12 della rivista Archivio Nisseno edita dalla Società Nissena di Storia Patria, 22 settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013.
  7. Redazione, Tributo della città all’artista Michele Tripisciano. Inaugurata la tomba monumentale., su notizie.radiocl1.it, Radio CL1 Notizie, 21 settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2013).
  8. Lunica erede Lucia Politi Tripisciano contempla le opere del suocero Michele: Grande emozione, ma quel cippo al cimitero va rimosso, su ilfattonisseno.it. URL consultato il 4 maggio 2014.
  9. in breve Caltanissetta, Il giornale online de La Sicilia, su giornaleonline.lasicilia.it, La Sicilia, 11 ottobre 2013 p. 28. URL consultato il 12 ottobre 2013.
  10. Giuseppe Capozzi,Michele TripiscianoArchivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 33-34 ISSN 1974-3416
  11. Gino Cannici, in Antonio Vitellaro, Breve storia della biblioteca “Luciano Scarabelli” di Caltanissetta, Paruzzo Printer, Caltanissetta 2009, pag. 43.
  12. Marianna Rita Bova,Michele Tripisciano 1860-1913, catalogo delle opere Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 156 ISSN 1974-3416
  13. Antonio Vitellaro,Michele Tripisciano a Caltanissetta Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 162-164 ISSN 1974-3416
  14. Enzo Falzone, Michele TripiscianoArchivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 58-62 ISSN 1974-3416
  15. Franco Spena, Michele Tripisciano, su storiapatriacaltanissetta.it, Archivio Nisseno n°12 p. 32 - Società Nissena di Storia Patria - Caltanissetta, settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013.
  16. Vittorio Rufo, L'abitato storico - Fontana del Tritone, in AA.VV., Marino - Immagini di una città, p. 155

Bibliografia



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[de] Michele Tripisciano

Michele Tripisciano (* 13. Juli 1860 in Caltanissetta; † 21. September 1913 ebenda) war ein italienischer Bildhauer aus Sizilien.

[en] Michele Tripisciano

Michele Tripisciano (13 July 1860 – 21 September 1913) was an Italian sculptor.
- [it] Michele Tripisciano



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