art.wikisort.org - Museo

Search / Calendar

Il Museo Tripisciano o mostra permanente delle opere di Michele Tripisciano è sita a Caltanissetta in Largo Paolo Barile, ed è ospitata in quattro sale dello storico Palazzo Moncada o Bauffremont della prima metà del XVII secolo.

Museo Tripisciano di Caltanissetta
L'Orfeo del 1898, un'opera in marmo esposta nella omonima sala
Ubicazione
Stato Italia
Località Caltanissetta
IndirizzoLargo Barile, 2
Coordinate37°29′26.97″N 14°03′50.07″E
Caratteristiche
TipoNeoclassicismo, Gipsoteca
Apertura2010

Le attività museali sono gestite dalla locale Pro loco. Attualmente non sono esposte diverse opere conservate, custodite nei magazzini del museo.


Storia


Questa mostra permanente ospita tutti i gessi donati dall'artista nisseno Michele Tripisciano, in punto di morte alla sua città natale. Tra essi sono esposte anche alcune opere in marmo e alcuni bronzi,[1] per un totale di 71 opere pari a circa la metà dell'intera produzione dell'artista.[2]

«Questo Museo rappresenta un gioiello dell'arte italiana, perché raccoglie tutto il lavoro preparatorio di uno scultore, non so se esiste un'altra cosa simile in Italia; ma sicuramente io non ne ho notizia [...], ma comunque sicuramente è uno scrigno prezioso perché conserva tutto il lavoro preparatorio delle opere di uno scultore.»

(Vittorio Sgarbi citato al minuto: 16,20-17,15 nel video, della Prof.ssa Rosanna Zaffuto-Rovello Direttore del Museo Tripisciano, in occasione dell'Omaggio a Michele Tripisciano nel centenario della morte.[3][4])

L'artista


L'artista nisseno Michele Tripisciano vissuto a Roma tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, fu un testimone ed interprete di una cultura artistica che trova nel rispetto della classicità la sua connotazione principale. La sua produzione artistica si caratterizza per la creazione di importanti commesse di opere pubbliche commemorative in varie parti di Italia, infatti tutta la sua produzione è grandemente celebrativa.

Dotato di una tecnica superiore era molto capace con la creta, con il gesso, con il marmo e con il bronzo. Egli aderì ai moduli formali di un classicismo ideale, con una cura per la una compostezza formale dei soggetti rappresentati e per il sempre attento rapporto per il pieno e il vuoto. Rientrando a pieno titolo per questo in un conformismo accademico orientato ad un neoclassicismo ideale.[5]


Il museo


Il museo Tripisciano è stato aperto al pubblico nel 2010; precedentemente le opere dell'artista erano ospitate in locali del Museo archeologico di Caltanissetta. Attualmente il museo si sviluppa in quattro ampi e luminosi ambienti o sale che prendono nome dalle opere presenti e raggruppate secondo un tema espositivo legato alle opere più rappresentative presenti.[6] Le quattro sale espositive sono:

Sala del Belli
FotoOperaAnnoMaterialeNote descrittive
Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (part. del Belli)1911Gesso
Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (parte anteriore) gesso1911Gesso
Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (altorilievo parte posteriore 1))1912Gesso
Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (altorilievo parte posteriore 2)1912Gesso
Maschera fontana monumentale a G. G. Belli La Satira1912Gesso
Maschera fontana monumentale G. G. Belli La Poesia1912Gesso
L'Immacolata1902GessoOpera in gesso, di cm 58 X 165, custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta, mostra Maria tutta immersa nella preghiera; traspare già nel gesso la virginale bellezza dell'opera finita in marmo.

Altre opere presenti nella sala sono:

Sala dell'Angelo
FotoOperaAnnoMaterialeNote descrittive
La Pietà1913GessoGesso di cm 59 x 37, conservato nel Museo Tripisciano, è un'opera di grande maturità artistica e potenza espressiva che mostra chiaramente lo strazio di Maria, invecchiata per la presenza di rughe appena accennate, e il volto di Cristo sfinito dal martirio.
Madonna sul trono con il bambino1894GessoMadonna in trono con il bambino del 1894 di Michele Tripisciano.

Dell'opera il Tripisciano fece 4 versioni:

  1. il gesso conservato nel Museo Tripisciano di Caltanissetta,
  2. il marmo della Tomba di Famiglia dei Testasecca,
  3. il marmo della chiesa di Notre Dame a Parigi,
  4. il marmo per la Chiesa del Corpus Domini di Milano. Nel gesso del Museo mancano alcuni dettagli e decori della veste rispetto ai marmi di più piccole dimensioni. L'opera necessita di un importante restauro.
Santa Chiara1913GessoOpera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta, di relativamente piccole dimensioni cm 36 x 86, mostra Santa Chiara con in mano un modellino di chiesa e un ramoscello; traspare in essa un'aurea di santità.
S. Giuseppe col Bambino1904GessoOpera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta
Crocifisso1910GessoCrocifisso in gesso custodito al Museo Tripisciano di Caltanissetta, in precedenza custodito presso la Biblioteca Comunale “Luciano Scarabelli”, l'opera ha subito un'importante restauro nel 2012 grazie ad un contributo economico del Rotary club di Caltanissetta.

Altre opere esposte nella sala sono:

Opere Esposte nella: Sala dell'Orfeo
FotoOperaAnnoMaterialeNote descrittive
Caio Mario sulle rovine di Cartagine1884GessoPrima opera di carattere storico realizzata dall'artista, con padronanza tecnica, nello studio di Fabio Altini. Quest'opera venne premiata con la medaglia d'argento al concorso dell'Accademia nazionale di S. Luca.
]Pesca inaspettata1884GessoOpera giovanile trattata espressivamente con realismo, di cm 45 x 125, che fotografa l'attimo del dolore del giovane. Nell'ottobre del 2016 una casa d'aste di Milano ha messo all'asta un bronzo dell'autore di 38 cm raffigurante lo stesso soggetto dal titolo: "sui cocci".[7][8]

«Uno straordinario studio anatomico, una profonda analisi di contrazioni muscolari distribuita in tutto il corpo della statua, la cui testa è quella di un ragazzo che piange; le contrazioni nervose e il viso piangente si fondono al grido del ragazzo morso dal granchio; si ha la sensazione di udire questo grido; tale è l’espressione statuaria del personaggio.»

(Michele Bonavia[9])

N.B.: Nell'opera in gesso è mancante il granchio che ha morso il piede del fanciullo, nell'opera in bronzo "sui cocci" il Tripisciano sceglie dei cocci per provocare il gesto.

L'Orfeo1898MarmoEsposta nella prima esposizione italiana di belle arti a San Pietroburgo.

«I capelli sono impigliati nella lira, della quale sembra che le ultime note dolenti formino una acuta melanconia, un lugubre canto nel fluttuare dei marosi. Dai capelli si erge un ramoscello di alloro che suole spezzare l’espressione tristemente macabra del grande lavoro. Non vi è posto, sia pure limitatamente visibile in quella testa, che nasconde un gran segreto di morte, uno spasmodico e ultimo, sospiro, un pallore che offre tutte le impressioni suggestive del profumo di una testa morta. Ci troviamo dinanzi ad un accuratissimo studio, dove lo scalpello vince le difficoltà di colorito del pennello.»

(Francesco Montalto Magnifico Rettore dell’Università di Napoli 1909[10])
L'angelo con croce1893GessoOpera di grandi dimensioni cm. 90 x 210 è conservata oggi nel Museo di Tripisciano nel Palazzo Moncada, restaurata di recente. L'angelo trattiene una croce sul suo petto e mostra fattezza di estrema eleganza e maestosità, la posizione delle ali e delle gambe fanno intendere che l'angelo si è appena posato a terra dopo un volo.
Busto di Leopardi1898GessoIl Tripisciano creò due busti in gesso: Leopardi delle Rimembranze op. 1 e il Leopardi della Ginestra op. 2, per partecipare ad un concorso commemorativo del poeta a Recanati. Nell'opera 1 traspare di un «pessimismo inguaribile» che viene superato nella seconda opera, ciò dimostra la fine capacità dello scultore di cogliere tratti diversi sullo stesso soggetto. Il primo busto è esposto nella sala dell'Orfeo presso il Museo Tripisciano nel Palazzo Moncada, mentre il secondo busto è esposto nei locali della vicina biblioteca Scarabelli.
Cristoforo Colombo1890GessoOpera premiata con il primo premio nella Esposizione delle Belle Arti negli Stati Uniti di America del 1890.

«Colombo alla vigilia della perigliosa impresa, si accomiata da padre Martinez de Marchena; gli bacia con animo commosso la mano in segno di gratitudine, e il suo grande protettore, nell’atto di ritirarla, solleva il capo e, con gli occhi rivolti al cielo, raccomanda a Dio il suo protetto. [...] Il volto del padre Martinez è quello di Lanzirotti (N.d.T. il suo mecenate), e quello di Colombo ritrae i lineamenti dell’autore.»

(Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano[10])
L'opera è mutila della testa di Colombo, era integra fino al 1957.
L'Avaro1913TerracottaBusto in terracotta di figura umana: l'avaro.

Altre opere esposte nella sala sono:

Opere Esposte nella: Sala degli Oratori
FotoOperaAnnoMaterialeNote descrittive
Busto del padre1904GessoOpera raffigurate il padre Ferdinando morto nel 1904, studio preparatorio per la lapide in marmo della tomba funebre dello stesso.
Shakespeare1887GessoOpera del 1897 custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta, prima esposta al Teatro Margherita della città. L'opera in bronzo dello Shakespeare è del 1890 e si trova al palazzo del Quirinale, quest'ultima è copia del bronzo del gesso realizzato tre anni prima e conservato a Caltanissetta.[11]
Baronessa Angelina Lanzirotti1902GessoOpera in gesso, potentemente espressiva, custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta.

Altre opere presenti nella sala sono:


Note


  1. Mostra Permanente Michele Tripisciano - Comune di Caltanissetta, su touringclub.it, Touring Club Italiano..
  2. Prof. A. Vitellaro, Presentazione Archivio Nisseno n°12. Omaggio a Tripisciano. Antonio Vitellaro - Video di YouTube, su youtube.com, Archivio Nisseno. URL consultato il 27 settembre 2013.
  3. Video YouTube dell'intervento della Prof.ssa R. Zaffuto, Presentazione Archivio Nisseno n°12. - Omaggio a Tripisciano., su youtube.com, 21 settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013.
  4. Prof.ssa Rosanna Zaffuto-Rovello, Presentazione Archivio Nisseno n°12. Omaggio a Tripisciano. Rosanna Zaffuto - YouTube, su youtube.com, Archivio Nisseno, 21 settembre 2013. URL consultato il 27 settembre 2013.
  5. Franco Spena, Michele Tripisciano, su storiapatriacaltanissetta.it, Archivio Nisseno n°12 p. 32 - Società Nissena di Storia Patria - Caltanissetta, settembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2013.
  6. Antonio Vitellaro,, Michele Tripisciano a Caltanissetta, su storiapatriacaltanissetta.it, Archivio Nisseno n°12 p. 162-164 - Società Nissena di Storia Patria - Caltanissetta, settembre 2013 ISSN 1974-3416.
  7. Lot Details| Il Ponte Casa D'Aste [collegamento interrotto], su ponteaste.com.
  8. Walter Gruttadauria, Una statuetta in bronzzo, ... .La Sicilia 3 giugno 2017, pp. 17
  9. Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 37 ISSN 1974-3416
  10. Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 35 ISSN 1974-3416
  11. Walter Guttadauria, Anniversario dimenticato Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 173 ISSN 1974-3416
  12. allegoria di Caltanissetta figura femminile con fascio di spighe, su Catalogo Generale dei Beni Culturali. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  13. Busto di Francesco Podesti busto busto, 1887 - 1887, su Catalogo Generale dei Beni Culturali. URL consultato il 30 ottobre 2021.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni



Video


Portale Musei
Portale Scultura
Portale Sicilia



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии