Fratello di Afro e Dino Basaldella, studiò al Liceo artistico di Venezia, all'Accademia di Firenze e alla Scuola dell'arte di Monza.
Lavorò nello studio di Arturo Martini come allievo fino al 1933, quindi si trasferì a Roma. Qui conobbe gli artisti della scuola romana quali: Scipione, Corrado Cagli (di cui sposò la sorella Serena), Antonietta Raphaël, Fazzini, Mazzacurati, Leoncillo.
Tenne la sua prima mostra nel 1935 alla Galleria La Cometa, galleria di proprietà della contessa Mimì Pecci Blunt e nella quale erano direttori artistici Libero de Libero e un giovanissimo Corrado Cagli. Un viaggio a Parigi, compiuto nel 1937 assieme al fratello Afro, lo aprì ad una visione più completa dell'arte uscendo dai confini della cultura mediterranea, assorbendo quella europea.
Nel 1935 si stabilì a Roma ed entrò nel gruppo milanese di Corrente. A New York, presso la galleria Knoedler nel 1947 tenne una mostra che ripeterà nei due anni successivi.
Tra il 1949 e il 1951 realizzò i tre cancelli delle Fosse Ardeatine, imponente scultura in bronzo. Questa significativa esperienza indirizzò Basaldella verso la ricerca di un nuovo modo di fare scultura, con strutture e materiali diversi da quelli tradizionalmente usati, tra cui cemento, reti metalliche, fili di ferro, materie plastiche.
Fontana delle voci, 1956 La Spezia, piazza Brin
Negli anni successivi ci furono molte visitazioni della cultura orientale, dell'iconologia mitica, dei totem, dei reperti assiri, mesopotamici, ebraici e precolombiani. Il periodo che va dal 1953 al 1960 fu caratterizzato dall'utilizzo di lamine di rame e di ottone ritagliate. A questo periodo creativo risalgono la Fontana delle voci della Spezia e la serie dei Leoni di Damasco e delle Chimere.
Nel 1957 fu chiamato a dirigere il Design work shop al Carpenter Center fot the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts, da qui la sua scultura viene orientata verso direzioni tecnologiche, meccanicistiche e verso stimolazioni fantastiche dell'artigianato sacrale dei pellerossa, alcuni temi obbligati della scultura vennero riportati in forme archeologiche.
Nel 1962 partecipò, insieme ai più importanti scultori internazionali dell'epoca, alla mostra Sculture nella città organizzata da Giovanni Carandente nell'ambito del V Festival dei Due Mondi a Spoleto. Presentò due sculture in bronzo del 1961: Totem e Motivo dentato.
Nella seconda metà degli anni sessanta si dedicò ad una nuova serie di legni dipinti, gli ultimi bronzi e bronzetti nascono dalla capacità dello scultore di plasmare ogni tipo di materia, dai materiali di scarto ai mattoni, ai residui dei materiali d'incarto industriale. Infine ricompaiono anche i temi dichiaratamente figurativi ispirati alla tematica biblica degli anni trenta, carichi di raffinate memorie culturali.
Mirko Basaldella è morto negli USA, a Cambridge, nel 1969.
Riconoscimenti
Nel 1958 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per le Arti.[1]
Opere
Fosse Ardeatine a Roma
Cimitero monumentale del Verano a Roma
Peggy Guggenheim Collection
Leveret House alla Harvard University
Krannert Art Museum di Urbana, Illinois
Fondazione Werner-Green a Burg Wartenstein in Austria
Giuseppe Bergamini, Giancarlo Pauletto, Omaggio a Mirko: Opere 1934-1967, Pordenone, Centro Iniziative Culturali, 2003, pp.116. ISBN 88-8426-009-4
Licio Damiani Il Novecento- Mito e Razionalismo - Del Bianco Editore
Arnaldo Romani Brizzi e Alberto Mazzacchera, Mirko. Nel tempo e nel mito, cat. mostra, Roma, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, Palombi Editore, 2011, 158 p, ISBN 978-88-6060-340-1.
Arnaldo Romani Brizzi e Alberto Mazzacchera, Mirko. Nel tempo e nel mito, cat. mostra, Cagli, Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli, Palombi Editore, 2011, 157 p, ISBN 978-88-6060-375-3.
Antonello Nave, Mirko Basaldella (scheda e nota bio-bibliografica), in Alfonso Panzetta (a cura di), Scultura e Mosaico. Da Fontana a Pietro D'Angelo. Tra XX e XXI secolo le metamorfosi della tessera nella scultura italiana, Firenze, Aska, 2014
Valerio Rivosecchi, BASALDELLA, Mirko, in Dizionario biografico degli italiani, vol.34, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988. URL consultato il 20 ottobre 2018.
Alessandro Del Puppo, BASALDELLA MIRKO, su dizionariobiograficodeifriulani.it – Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli. URL consultato il 20 ottobre 2018.
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