Nicolas Bachelier (Arras, 1487 – Tolosa, 1556) è stato uno scultore, architetto e orafo francese.
Biografia
Nicolas Bachelier fu il maggior rappresentante del Rinascimento a Tolosa.[1][2]
Ricevette gli insegnamenti dal padre e successivamente studiò in Italia, dove si perfezionò nella bottega di Leonardo da Vinci[3] e una volta rientrato in patria, nel 1510, si attivò a Tolosa dove realizzò la maggior parte dei suoi lavori, influenzati dal tardo Rinascimento italiano e già baroccheggianti, caratterizzati da una ricca decorazione plastica, a base di cariatidi, di lesene scolpite e di candelabri.[1][3][4]
Tra le sue opere documentate vi sono, a Tolosa, i portali dell'Hôtel de Bagis (1538), l'Hôtel Buet (1540), statue e decorazioni scultoree della chiesa della Dalbade (1544), l'Hôtel d'Assézat (1555, in parte), lavori di abbellimento e portali come quelli del Campidoglio, del Jardin des Plantes, della chiesa di San Sernin, migliorie del Palazzo del Parlamento (1553), del Palazzo Lasbordes (1555).[1][3][4][5]
Fuori Tolosa costruì il castello di St.-Jory (1545),[1] il portale del Collegio dell'Esquile (1555), un ponte sulla Garonna, ma è ricordato prevalentemente per i lavori di scultura, per i monumenti e per le pale d'altare,[4] come quella con La morte di Maria nella chiesa di Santo Stefano, la pala con la Nascita di Cristo nella chiesa dei Trinitari, statue e decorazioni nelle chiesa di San Nicola e nel Museo di storia naturale di Tolosa.[3]
Fu anche ebanista[4] e scultore di decoratissimi mobili in legno.[3]
Secondo alcune fonti storiche, sarebbe stato chiamato a lavorare, negli ultimi anni di vita, in Spagna per Filippo II di Spagna.[3]
Portale dell'Hôtel de Bagis, nel (1538) a Tolosa
Castello di Castelnau-d'Estrétefonds (pianta e sculture) nel 1539
Castello di Pibrac nel 1540
Pont-Neuf di Tolosa, dal 1544
Portale del Collegio dell'Esquile (1555)
Portale del Capitole di Tolosa
Hôtel du Vieux-Raisin
Hôtel d'Assézat a Tolosa nel 1557
Hôtel Felzins a Tolosa
Opere
Saint-Geniès-Bellevue (castello del XVI secolo);
Chiese di Lonzac e Assier e i due castelli di Assier e Husson;
Castello di Caumont nel 1535 a Cazaux-Savès (Gers);
Hôtel de Bagis nel (1538) a Tolosa;
Primo progetto per la costruzione del Canal du Midi in 1539 tra Tolosa e il Mediterraneo presentato a re Francesco I di Francia;
Castello di Castelnau-d'Estrétefonds (pianta e sculture) nel 1539
Castello di Pibrac nel 1540;
Hôtel de Guillaume de Bernuy nel 1540;
Pont-Neuf di Tolosa, di cui fu uno degli architetti, dal 1544;
Portale del Campidoglio di Tolosa (porta del Petit Consistoire, nel 1546);
Battistero della Cattedrale di Santo Stefano nel 1547;
Espansione dell'Hôtel de Pins nel 1552;
Hôtel du Vieux-Raisin;
Hôtel d'Assézat di Tolosa nel 1557.
Pala d'altare e tomba della famiglia Ornezan nella chiesa di Saint-Michel de Ciadoux;
L'Hôtel Felzins a Tolosa.
Note
Nicolas Bachelier, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 12 marzo 2019.
(EN) Nicolas Bachelier, su oxfordreference.com. URL consultato il 12 marzo 2019.
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