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Pavle Jovanović, detto Paja (in serbo: Паја Јовановић?; Vršac, 16 giugno 1859 – Vienna, 30 novembre 1957), è stato un pittore serbo che dipinse più di 1.100 opere[1][2]. Principale ritrattista europeo a partire dal 1905, dipinse l'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria più di 14 volte, nonché reali, importanti industriali, scienziati, banchieri, baroni del petrolio e monopolisti, tra cui alcuni eredi della Standard Oil negli Stati Uniti d'America. Era un ritrattista molto ricercato in tutto il mondo e questo lo rese incredibilmente ricco nella sua vita. Molti musei europei e internazionali ospitano le sue opere, come la National Gallery of Victoria e lo Utah Museum of Fine Arts.[3]

Pavle Jovanović
Pavle Jovanović

Biografia


Paja Jovanović nacque a Vršac, allora facente parte dell'impero austriaco, oggi in Serbia. Suo padre era il fotografo Stevan Jovanović e sua madre era Ernestina Deot, di origini francesi.[4] Trascorse l'infanzia e la prima giovinezza nella sua città natale, dove osservava le iconostasi di Pavel Đurković e Arsenije Teodorović nelle chiese della città,[5] che influenzarono le sue opere future. La madre di Jovanović morì in giovane età e suo padre si risposò. Ricevette le sue prime lezioni di arte dal suo insegnante Vodecki.[6] Suo padre lo portò a Vienna nel 1875 quando aveva 15 anni, dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti nel 1877 nella classe del professore Christian Griepenkerl[7] Terminò l'accademia nel 1880, frequentando alcuni importanti corsi tenuti dall'orientalista Leopold Carl Müller. Notando il crescente interesse dell'Europa per gli eventi nei Balcani, viaggiò in Albania, Montenegro, Dalmazia, Bosnia ed Erzegovina e Serbia, raccogliendo schizzi e studi sulla vita dei popoli balcanici. Proprio questi temi resero popolare Paja Jovanović.[8] Dipinse principalmente scene della vita di serbi, montenegrini, erzogiviniani, arumeni e albanesi, che gli conferirono una grande reputazione. Incoraggiato a visitare la regione dei Balcani durante la sua pausa, studiò le usanze e il folklore del popolo,[9] e nel 1882 gli fu assegnato il premio dell'Accademia e gli fu conferita la borsa di studio imperiale per la sua opera intitolata Il ferito montenegrino.

Continuò a viaggiare attraverso il Caucaso,[10] Marocco, Egitto, Grecia, Turchia, Italia e Spagna.[11] Un gran numero di schizzi, note e studi, insieme agli oggetti raccolti dalla vita della gente comune, troveranno il loro posto nelle sue famose composizioni di genere, come: Scherma, Decorazioni della sposa e Combattimento di galli. Alcuni dei più notevoli elogi di Jovanović furono raccolti in due delle sue più grandi mostre: la mostra del Millennio a Budapest nel 1896, dove espose il trittico di Vršac e l'esposizione mondiale di Parigi nel 1900, per la quale aveva dipinto La proclamazione del Codice di legge di Dušan.

A partire dal 1888 fu proclamato membro dell'Accademia reale delle arti serba.[12] Gli fu affidato il compito di dipingere composizioni storiche monumentali. Dopo il 1905 si dedicò esclusivamente alla pittura dei ritratti nello stile del realismo accademico per la ricca clientela, per i quali divenne molto famoso. Alcuni dei ritratti più famosi includono quelli di Mihajlo Pupin e Đorđe Jovanović.

Dipinse l'iconostasi nella chiesa di San Nicola a Dolovo[13] e nella cattedrale ortodossa di Novi Sad.[14] Trascorse la maggior parte del tempo nel suo atelier a Vienna, dove si stabilì, e occasionalmente tornò a Belgrado. Nel 1940 fu nominato cittadino onorario di Vršac e nel 1949 ricevette l'Ordine al merito di prima categoria. Dopo la morte prematura della moglie, visse a Vienna fino alla sua morte avvenuta nel 1957. Le opere di Paja Jovanović sono conservate nel Museo Civico di Vršac, insieme al suo noto trittico pittorico Vršac.[15] La maggior parte delle sue opere e dei suoi oggetti personali si trovano nel Museo della città di Belgrado.[16]


Note


  1. (EN) Catalog of Pavle Paja Jovanovic Artworks | Народни музеј, su narodnimuzej.rs. URL consultato il 26 settembre 2019.
  2. Б. Лијескић, У потрази за портретом Рудолфа Валентина, su Politika Online. URL consultato l'8 settembre 2019.
  3. https://www.researchgate.net/publication/264690256.
  4. Gradski Muzej Vršac [collegamento interrotto], su muzejvrsac.org.rs. URL consultato il 26 settembre 2019.
  5. (SR) Paja Jovanović, slikar srpske istorije, su ΜΕΔΙΑΣ - In Medias Res. URL consultato il 26 settembre 2019.
  6. (SR) Ceo život igra, su novosti.rs. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  7. (SR) PATriot, Paja Jovanović – slikar srpske istorije, su Patriot, 8 novembre 2016. URL consultato il 12 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2021).
  8. ОРИЈЕНТАЛИЗАМ, su galerijamaticesrpske.rs, Galerija Matice srpske. URL consultato il 23 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2020).
  9. (SR) Lekcije iz antike, su novosti.rs. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  10. Radovan Popović, The analysis of formal compositional characteristics of orientalist paintings by Paja Jovanović, in Zbornik Radova Akademije Umetnosti, n. 2, 2014, pp. 27–44, DOI:10.5937/ZbAkUm1402027P, ISSN 2334-8666 (WC · ACNP).
  11. (BS) Paja Jovanović - Biografija, su ART mozaik, 16 giugno 2018. URL consultato il 26 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2019).
  12. Jovanovic Pavle Paja, su sanu.ac.rs. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  13. (SR) Paja Jovanovic slikar, galerija slika Beli Andjeo Art Exclusive, su Galerija prodaja slika Beli Andjeo Beograd GLAVNI SAJT slike slikar cena. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  14. (SR) Srpska pravoslavna crkva sv. Georgija – Saborna crkva, su I love Novi Sad, 28 febbraio 2016. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  15. Jovana Milovanović, "Вршачки триптихон" Паје Јовановића на Миленијумској изложби 1896. године: репрезентација локалног идентитета и (не)присутна идеологија / "Vršac Triptych by Paja Jovanović at the Millennium Exhibition of 1896: Representation of the Local Identity and the (not) Present Ideology, in Саопштења.
  16. (SR) U Muzeju Paje Jovanovića stalna izložbena postavka, su Grad Beograd - Zvanična internet prezentacija | U Muzeju Paje Jovanovića stalna izložbena postavka. URL consultato il 12 dicembre 2019.

Bibliografia



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[de] Paja Jovanović

Pavle "Paja" Jovanović (serbisch: Павле „Паја“ Јовановић; * 4. Junijul. / 16. Juni 1859greg. in Vršac, damals Österreich-Ungarn, heute Serbien; † 30. November 1957 in Wien) war ein serbisch-österreichischer Maler des Realismus.

[en] Paja Jovanović

Pavle "Paja" Jovanović (Serbian Cyrillic: Павле "Паја" Јовановић; IPA: [pâʋlɛ pǎːja jɔʋǎːnɔʋit͡ɕ]; 16 June 1859 – 30 November 1957) was a Serbian painter who painted more than 1,100 works including:[1][2] The Wounded Montenegrin (1882), Decorating of the Bride (1886) and Migration of the Serbs (1896). Paja was also the premier portraitist of Europe after 1905, he painted the Emperor Franz Joseph I of Austria over 14 times, he painted royalty, major industrialists, scientists, bankers, oil barons and monopolists, including certain heirs to the Standard Oil fortune in the United States of America. He was a very sought-after portraitist world-wide, which made him incredibly wealthy in his lifetime. Many European and international museums carry his works, signed under various names including: Paul Joanowitch in the National Gallery of Victoria and also two portraits in the Utah Museum of Fine Arts, Paul Joanowits, Paul Ivanovitch, Paul Joanovitch, Paul Joanovitsch, P. Joanowitsch and others.[3]

[es] Paja Jovanović

Pavle "Paja" Jovanović (en cirílico Павле "Паја" Јовановић; 16 de junio de 1859 - Viena el 30 de noviembre de 1957) fue uno de los pintores realistas serbios más importantes junto con Uroš Predić.

[fr] Paja Jovanović

Pavle Paja Jovanović (en serbe cyrillique : Павле Паја Јовановић ; né le 16 juin 1859 à Vršac - mort le 30 novembre 1957 à Vienne) était un peintre réaliste serbe, l'un des plus importants de son époque avec Uroš Predić.
- [it] Paja Jovanović

[ru] Йованович, Пая

Йованович, Павел (Пая) (серб. Павле «Паја» Јовановић) (16 июня 1859, Вршац — 30 ноября 1957, Вена) — сербский художник, воплотивший в своём творчестве реалистическую манеру живописи. Как представитель академического реализма Пая Йованович поддерживал традиции академической школы живописи, несмотря на глобальные изменения, мировые войны, социальные катаклизмы — исчезал мир империй и выдвигался новый порядок — революционных, а затем социалистических государств. Пая Йованович был и остаётся одним из самых известных сербских художников. Его интерес к национальной жизни, к историческим сюжетам оказал влияние на образование в области культуры и искусства, на национальное самосознание сербов, их патриотизм[7].



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