Pavel Aleksandrovič Svedomskij (in russo: Павел Александрович Сведомский?; San Pietroburgo, 7 giugno 1849 – Roma, 27 agosto 1904) è stato un pittore russo.
Svedomskij apparteneva alla nobiltà russa ereditaria. Insieme a suo fratello Aleksandr trascorse l'infanzia nella tenuta di famiglia Michajlovskij Zavod, situata a Perm'. Nel 1870 Pavel entrò all'Accademia delle arti di Düsseldorf, ma studiò lì solo pochi mesi. Svedomskij viaggiò attraverso l'Europa con il fratello, fino a stabilirsi a Roma nel 1875. Morì lì nel 1904 e fu sepolto, come Aleksandr, nel Cimitero Protestante[1].
Svedomskij dipinse con vari stili pittorici. Il dipinto Medusa (1882) fu acquistato da Pavel Tret'jakov per essere esposto nella Galleria Tret'jakov[3].
Lavorando nella cattedrale di San Volodymyr a Kiev, Svedosmky dipinse le navate nord e sud della cattedrale, creando sei scene della vita di Gesù: La risurrezione di Lazzaro, L'entrata di Cristo a Gerusalemme, L' ultima cena, L' agonia in giardino, Il processo di Pilato, La crocifissione e l'Ascensione[4]. Durante i suoi ultimi anni Svedomsky dipinse soggetti prevalentemente russi, dipingendo La povera sposa, Il Matto in Cristo, L'incendio di Mosca 1812 (1879) e L'Esecuzione di Yermak. Le opere di Svedomsky sono disseminate in vari musei centrali e regionali. La Galleria Tretyakov ospita cinque dei suoi dipinti e la Galleria Statale di Perm alcuni suoi schizzi.
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(aiuto). URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2013).urlarchivio
(aiuto). URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2011).Altri progetti
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