Plinio Fernando (Tunisi, 15 settembre 1947) è un attore e scultore italiano.
È noto principalmente per aver interpretato il personaggio di Mariangela nella saga cinematografica di Fantozzi.
Nato a Tunisi nel 1947 da genitori italiani di origine ebraica, si trasferì a Roma a cinque anni[1].
Si diploma come perito meccanico[2][3] ma poi si interessa di teatro e si iscrive all'Accademia di recitazione Stanislavskij al Teatro Anfitrione, esordendo con due commedie dirette da Sergio Ammirata: Allegro... con cadavere e Pupi e pupe della malavita[4][1], in cui interpretava il comandante di un plotone d'esecuzione e un gangster. In tale circostanza, a 27 anni, fu notato per caso da persone che lo presentarono a Luciano Salce:
«Mi scelse il regista Luciano Salce, dopo che mi presentai a un provino in via Monte Zebio, qui a Roma. E Paolo Villaggio fu subito d'accordo[4].» |
Incominciò così la carriera da caratterista con il ruolo di Mariangela, figlia brutta e imbranata del ragionier Fantozzi, personaggio creato da Paolo Villaggio e portato per la prima volta al cinema da Salce. Tale personaggio fu interpretato da un uomo anche se era di sesso femminile, allo scopo di conferirgli un aspetto sgraziato e scimmiesco. I film su Fantozzi sono dieci e Fernando prese parte ai primi otto. Negli ultimi tre di quegli otto film era anche Uga, la nipote di Fantozzi, che Mariangela aveva avuto dall'erotomane Loris Batacchi, in seguito adottata dal compagno Bongo.
In occasione dell'uscita nelle sale di Fantozzi in paradiso (ultimo film da lui interpretato) prese parte ad una puntata speciale del Maurizio Costanzo Show, andata in onda il 22 dicembre 1993 e dedicata a Fantozzi. Al di fuori della serie di Fantozzi ha recitato in tre film: Sturmtruppen, Sballato, gasato, completamente fuso e, in un cameo, Fracchia contro Dracula.[5]
A quarant'anni dal primo film, tra ottobre e novembre del 2015, tornano nelle sale cinematografiche (in versione restaurata) i primi due capitoli della saga fantozziana: ossia Fantozzi (1975) e Il secondo tragico Fantozzi (1976). L'uscita dei due film è stata presentata al Festival del Cinema di Roma, dove era presente assieme a Paolo Villaggio e ad Anna Mazzamauro[6].
Nel 1994, abbandonato il cinema, si cimentò nella pittura e scultura, formandosi con Roberto Cussino, Marina Gozzi e Luigi Diotallevi[3][5][7]. Appassionato di Medioevo, nelle proprie sculture rappresenta teste di guerrieri, scene di combattimento e cavalli[2]. Ha scolpito inoltre una raffigurazione della Sinagoga di Roma in oro zecchino, offerta poi al museo dello stesso Tempio Maggiore[2].
Nel dicembre 2008 ha esposto alcune delle sue opere in una mostra alla galleria Fitel, in maggioranza nature morte e sculture di teste in terracotta[2], ricevendo critiche positive dalla storica e ceramista Giuliana Gardelli[3]. Nel 2015 ha esposto ad Anzio, presso il Museo Civico Archeologico, la personale dal titolo "Inaspettate S-Combinazioni"[8].
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